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Aggettivi numerali cardinali nella grammatica italiana

Gli aggettivi numerali cardinali indicano in modo preciso una quantità numerica del nome cui si riferiscono: due gatti, una penna, quattro mele, tre tazzine.

Gli aggettivi numerali cardinali sono tutti invariabili, tranne:

  • uno che al femminile ha la forma una
  • mille che al plurale ha la forma -mila: “tremila uomini”.

Attenzione!!!

Tre non deve essere accentato perché è un monosillabo (“tre ragazzi”), ma vanno accentati i suoi composti (“ventitré ragazzi”).

Milione e miliardo sono nomi e hanno il plurale: tre milioni; quattro miliardi. Quando sono seguiti da un nome, vogliono dopo di sé la preposizione di: “tre miliardi di persone”; “alcuni milioni di abitanti”.

In lettere o in cifre? I numeri cardinali si possono scrivere sia in lettere (uno, due…) sia in cifre (1, 2…).
Le cifre si usano preferibilmente:

  • nelle date (13/11/2018);
  • nelle indicazioni delle pagine di un libro (“vedi pag. 59”);
  • nei calcoli matematici (3+2=5);
  • nelle misure di peso e di lunghezza (“Il Monte Bianco è alto 4810 metri”);
  • nei testi di carattere tecnico-scientifico;
  • nelle tabelle e nei resoconti finanziari.

In tutti gli altri casi, e in particolare per i testi descrittivi, espositivi, narrativi e argomentativi, la grammatica italiana impone la trascrizione in lettere: “La mia famiglia è composta da quattro persone”. Ma se il numero è molto alto e dà luogo a una parola troppo lunga, anche in questi casi è preferibile scriverlo in cifre.

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