Alcyone di Gabriele D’Annunzio è il terzo libro delle Laudi del cielo, del mare, della terra, degli eroi. Si tratta di una serie di cinque libri che costituiscono l’opera poetica fra le più note dell’autore, in cui è sviluppato il concetto di superomismo.
Il primo libro delle Laudi è Maia. È una specie di poema autobiografico in cui il poeta esalta un superomistico ardore di sperimentazioni e di avventura.
Il secondo libro è Elettra. È dedicato alla celebrazione degli eroi e risuona tutto di poesia patriottica, da poeta-vate.
Merope -il quarto libro – contiene le «canzoni delle gesta d’oltremare» cioè la celebrazione della conquista della Libia.
Il quinto – Asterope – esalta circostanze ed eventi della Prima guerra mondiale.
Alcyone di D’Annunzio: struttura
Il terzo libro delle Laudi – Alcyone – comprende 88 componimenti stesi tra il 1899 e il 1903; è pubblicato alla fine del 1903, ma con data 1904.
Argomento dell’Alcyone di D’Annunzio
Argomento dell’Alcyone è, in primo luogo, la storia di una stagione, quella estiva, dal suo nascere in giugno sui colli di Fiesole e di Settignano tra ulivi e ruscelli, al suo esplodere in luglio e agosto lungo le spiagge del mare Tirreno, tra la foce dell’Arno e quella del Serchio, in mezzo a sabbie, pinete e fratte, al suo lento declinare, colto sempre sulle spiagge della Versilia, sino al suo inevitabile morire nell’autunno prossimo.
In secondo luogo, e contemporaneamente, Alcyone è anche la storia di «un’operazione mitica» che porta l’uomo a ricercare e a conquistare una condizione divina e poi a perderla irrimediabilmente.
Alcyone: analisi
Alcyone ha una fisionomia particolare, e per varie ragioni:
- manca in esso sia la dimensione superumana in senso proprio che caratterizza gli altri libri sia quella tribunizia, da poeta vate che rievoca le passate glorie e celebra le gesta eroiche del presente;
- la raccolta è una celebrazione della natura, ma mancano sia la carica di vitalistico sensualismo sia quella disposizione di languido e manierato abbandono che caratterizzava il Poema paradisiaco;
- l’Alcyone è un momento di tregua che apre la strada a quella fase della produzione dannunziana definita «notturna».
Tra le liriche che compongono l’Alcyone di Gabriele D’Annunzio ricordiamo: La sera fiesolana e La pioggia nel pineto.