L’apostrofo ha un segno / ‘ /. Il segno dell’apostrofo / ‘ / indica che due parole sono unite nella pronuncia ma restano distinte nella grafia.
Quando si usa l’apostrofo?
L’apostrofo si usa quando una parola che finisce in vocale si trova davanti a un’altra parola che inizia con una vocale o con l’h; in tal caso la vocale finale si elimina per rendere meno faticosa la pronuncia. Al suo posto si segna l’apostrofo / ‘ / alla ombra → all‘ombra.
Nella Lingua italiana, l’uso dell’apostrofo in alcuni casi è obbligatorio, in altri è scorretto e quindi vietato; in altri casi, poi, è possibile sia scrivere la parola per intero sia eliminare la vocale segnando il relativo apostrofo.
Sull’uso dell’apostrofo vi sono quindi delle regole che vanno seguite. Ve ne diamo un elenco semplice e schematico.
Come e quando si usa l’apostrofo
Quando l’apostrofo è obbligatorio?
L’apostrofo / ‘ / è obbligatorio:
- con gli articoli lo e la e con le preposizioni articolate da essi formate (dello, della, nello, nella ecc.): l‘uomo, l‘aria, dell‘uva, nell‘albero ecc.;
- con gli aggettivi bello, quello, quella: un bell‘uomo, quell‘allievo, quell‘affare;
- quando c’è ci davanti a voci del verbo essere comincianti per e: c‘era, c‘erano ecc.;
- con santo/santa + nome proprio che comincia per vocale: sant‘Antonio, sant‘Ugo ecc.;
- davanti a numeri la cui pronuncia comincia per vocale: l‘11 giugno, l‘8 marzo;
- in alcune formule fisse quali: tutt‘al più, tutt‘altro, senz‘altro, avant‘ieri, nient‘affatto ecc.;
- per abbreviare l’indicazione degli anni: gli anni ’80, il ’99 ecc.
Quando l’apostrofo è vietato?
L’apostrofo / ‘ / è vietato e quindi non si deve usare:
- dopo la preposizione da, perché si può confondere con la preposizione di: da andare, da intendere ecc. Però l’uso dell’apostrofo è consentito con la preposizione da in forme fisse quali: d‘ora in poi, fin d‘allora, d‘altra parte ecc.;
- dopo la particella pronominale ci seguita dalle parole inizianti con le vocali a, o, u: ci ascoltano, ci ostacolano, ci umiliano ecc.;
- con i pronomi personali li, le: li utilizzo, le amiamo, le eviti ecc.;
- con gli articoli e le preposizioni articolate davanti a parole che iniziano con ia, ie, io, iu: lo iato, delle iene, lo iodio, la iuta.
Quando il suo uso è facoltativo?
L’apostrofo / ‘ / è facoltativo e dipende anche dalle scelte espressive personali:
- con la preposizione di: d’amore e d’accordo, fiori d’arancio, vaso d’argento ecc.;
- con l’articolo indeterminativo femminile una: un’arancia, oppure una arancia;
un’assemblea, oppure una assemblea; - in presenza dell’aggettivo bella: una bell’estate, oppure una bella estate;
- con l’aggettivo grande: grand’uomo, oppure grande uomo;
- in presenza dell’aggettivo povero: pover’uomo, oppure povero uomo;
- con l’aggettivo dimostrativo questo, questa: quest’ultimo / questo ultimo, quest’epoca / questa epoca;
- con i pronomi lo, la: l’ammetto / lo ammetto, l’elimino / la elimino;
- quando ci sono le particelle mi, ti, ci, si, vi: m’importa, oppure mi importa; t’incuriosisce / ti incuriosisce; s’inventa / si inventa; v’illude / vi illude;
- con la congiunzione anche seguita da un pronome personale: anch’io / anche io;
- con gli avverbi come e dove seguiti da una voce del verbo essere: com’eravamo / come eravamo, dov’è / dove è.