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Art 52 Costituzione italiana – la difesa della Patria

L’art 52 Costituzione sancisce il dovere di difesa della patria. Afferma infatti al primo comma che «La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino».

A chi spetta la difesa della Patria?

In realtà, in caso di guerra, è alle Forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza) che fanno capo al ministro della Difesa, e composte esclusivamente da volontari professionisti, che si rivolge soprattutto l’obbligo della difesa della Patria. Secondariamente, gli ex militari che abbiano completato il servizio da meno di cinque anni. Gli altri cittadini possono essere chiamati solo se le forze non fossero ancora sufficienti. La chiamata avverrebbe sulla base delle liste di leva, che comprendono tutti i cittadini maschi tra i 18 e i 45 anni.

Ricordiamo l’articolo della 11 Costituzione: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». Questo principio fondamentale fissato dall’art 11 Costituzione esclude quindi una guerra offensiva. Ma nel caso di conflitto difensivo, l’articolo 78 prevede che «le Camere deliberano lo Stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari». La chiamata alle armi è possibile anche nel caso di un attacco alla Nato. L’articolo 5 del Trattato stabilisce che se una Nazione facente parte dell’Alleanza subisse un’aggressione, le altre sarebbero in dovere di intervenire.

Al dovere di difendere la Patria si può assolvere non solo prestando il servizio militare, ma anche con il servizio civile volontario, che consiste nella possibilità, per i giovani dai 18 ai 28 anni, di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico, per aiutare le fasce più deboli della società, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.

In caso di guerra o di mobilitazione generale, coloro che prestano servizio civile o che avendolo svolto sono richiamati in servizio sono assegnati alla protezione civile e alla Croce Rossa.

Le principali aree di intervento nelle quali è possibile prestare il servizio civile nazionale sono l’assistenza, la protezione civile, l’ambiente, il patrimonio artistico e culturale, l’educazione e la promozione culturale, il servizio civile all’estero.

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