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Arte barocca: architettura, scultura e pittura

L’arte barocca nasce all’inizio del 1600 nella Roma dei papi, si diffonde rapidamente in Europa e nell’America Latina e prosegue fino alla metà del 1700. L’arte barocca è un’arte celebrativa, altamente scenografica; il suo scopo è stupire, meravigliare e comunicare forti emozioni, unendo spesso in un’unica opera architettura, pittura, scultura.

L’arte barocca nacque come risposta alle spinte riformatrici della Chiesa Protestante e assunse un ruolo di grande importanza per la diffusione al popolo delle idee della Controriforma cattolica: venne quindi usata come mezzo per ricondurre il popolo alla dottrina cattolica (per un approfondimento leggi Riforma e Controriforma cause e differenze). In questo periodo perciò si intensificarono le rappresentazioni di scene sacre.

A Roma sono tre i protagonisti assoluti dell’arte barocca: Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), Pietro da Cortona (1596-1669), Francesco Borromini (1599-1667). Essi non sono di origine romana ma è a Roma che lasciano i loro capolavori grazie alla protezione di ricchi mecenati: l’arte è un efficace strumento di propaganda e affermazione del potere.

Due progetti simbolo di questo periodo sono la realizzazione di Piazza di San Pietro del Bernini e la Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane del Borromini.

Oltre a Roma, vi furono altri centri del Barocco. A Torino lavorava Guarino Guarini (1624-1683), realizzando per i Savoia alcuni dei più prestigiosi edifici cittadini, come Palazzo Carignano e la Cappella della Sacra Sindone. Baldassare Longhena (1598-1682), con le sue architetture complesse e luminose, ridisegnò invece l’aspetto seicentesco di Venezia.

Arte barocca caratteristiche

Caratterizzano l’arte barocca: le forme grandiose e monumentali; gli artisti utilizzano un ricchissimo repertorio decorativo, con stucchi, affreschi, mobili, scenografie teatrali. C’è la ricerca del movimento e dell’energia: trionfa l’ellisse, perché avendo due centri, obbliga l’occhio a spostarsi continuamente. Viene accentuato l’effetto drammatico delle opere attraverso i forti contrasti di luce e ombra sia delle sculture che delle pitture. Anche in architettura è evidente la ricerca del movimento attraverso superfici curve e ricche di elementi decorativi. Si esaspera l’uso della prospettiva.

Adesso, andremo ad analizzare e a riassumere nel particolare il barocco in architettura, scultura e pittura.

Architettura barocca

L’architettura barocca mirava, con le sue forme fantasiose e bizzarre, a suggestionare e stupire lo spettatore. Gli architetti barocchi amavano le linee curve, sinuose e ritorte, che moltiplicavano i punti di vista e dilatavano lo spazio quasi all’infinito. Negli edifici religiosi la pianta ellittica si sostituì spesso a quella centrale. Anche la decorazione si fece più ricca e sovrabbondante: gli artisti utilizzarono la luce e il diverso colore dei materiali per arricchire l’architettura di chiaroscuri.

L’intera città fu ripensata dagli architetti barocchi; nacquero nuove strade e quartieri e si aprirono vaste piazze, abbellite spesso da un monumetno o da una fontana. In questo periodo le fontane conobbero un grande successo perché permettevano effetti scenografici, giochi d’acqua, di movimento e di luce.

I principali architetti barocchi furono Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini.

Scultura barocca

Le statue e tutte le decorazioni che ornavano palazzi e chiese erano fantasiose e bizzarre. Gli scultori barocchi accostavano materiali diversi per creare particolari effetti cromatici; prestavano grande attenzione ai dettagli naturali e preferivano la linea curva e sinuosa, che rende le superfici vivaci ed espressive.

Negli interni combinavano marmi dai diversi colori, stucchi dorati, bronzi e grandi specchiere riflettenti, una scelta che esprimeva la ricchezza e lo splendore dei committenti.

Il gusto per la scenografia spinse a creare macchine scenografiche e apparati per le cerimonie religiose e le grandiose feste di corte che si susseguirono durante tutto il secolo.

I principali scultori dell’arte barocca furono Gian Lorenzo Bernini, Francesco Mochi (1580-1654), Stefano Maderno (1576-1636).

Pittura barocca

La pittura barocca era una pittura dai colori brillanti e dagli accesi contrasti chiaroscurali, ricca di effetti teatrali, che aveva lo scopo di rilanciare l’immagine della Chiesa e il fasto e l’importanza della grande aristocrazia romana ed europea.

I pittori barocchi decorarono i soffitti e le volte di chiese e palazzi con composizioni complesse e suggestive, ricche di movimento. Grazie all’applicazione di sofisticati artifici visivi, crearono spazi illusori aperti verso il cielo infinito, in cui architetture, nuvole e figure si mescolavano come su di un palcoscenico, suscitando la meraviglia dello spettatore.

A Napoli si sviluppò una scuola pittorica in cui furono attivi artisti come Luca Giordano (1632-1705) e Salvator Rosa (1615-73). A Genova opera il pittore Bernardo Strozzi (1581-1644), a Bologna i pittori della famiglia Bibiena.

Sono da ricordare anche: il fiammingo Pieter Paul Rubens (1577-1640), da alcuni considerato il “padre” della pittura barocca, profondamente influenzato dall’arte italiana; Anton Van Dyck (1599-1641), straordinario ritrattista; Jan Vermeer (1632-1675), specializzato nella pittura d’interni; Rembrandt van Rijn (1606-1669), che si dedicò particolarmente allo studio dei fenomeni di luce e ombra.

Anche la Spagna visse in questo periodo una grande stagione artistica, con la presenza di numerosi talenti tra cui Francisco de Zurbarán (1598-1664), Bartolomé Esteban Murrillo (1617-1682) e soprattutto Diego Velazquez (1599-1660). Egli fu un eccezionale ritrattista, ma anche pittore di genere e di soggetti religiosi.

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