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Arte etrusca: architettura, scultura, pittura

Arte etrusca riassunto di Storia dell’Arte su architettura, scultura e pittura dell’arte etrusca.

Gli Etruschi si insediarono, nell’VIII secolo a.C., in una zona corrispondente alle attuali regioni della Toscana e dell’alto Lazio. Tra il VII e il VI secolo a.C. estesero i loro domini a nord, fino alla Pianura Padana, e a sud, fino alla Campania. A partire dal V secolo a.C. iniziò la loro decadenza.

Arte etrusca: l’architettura

Le città

Gli Etruschi furono i primi, tra le popolazioni italiche, a costruire vere e proprie città con mattoni e pietra.

Le città sorgevano di solito su una collina, difese da imponenti mura in pietra. Alle città si accedeva attraverso porte ad arco.

La pianta della città era regolare formata dall’incrocio di ampie strade che andavano da nord a sud (cardo) e da est a ovest (decumano). Le case erano rettangolari e dai colori vivaci. Nella parte alta sorgevano i templi.

Il tempio etrusco

Il tempio etrusco
Ricostruzione e pianta di un tempio etrusco

L’architetto romano Vitruvio (I secolo d.C.) scrisse che il tempio etrusco era collocato su un alto basamento, al quale si accedeva da una scalinata posta sul fronte.

Il basamento e le fondamenta erano in pietra; la struttura era in legno e le mura in mattoni crudi.

Otto colonne a fusto liscio sorreggevano il tetto, mentre robuste travi sostenevano gli spioventi inclinati della copertura.

Davanti al tempio sorgeva l’altare per le celebrazioni e i sacrifici in onore degli dei.

Le necropoli

L’architettura etrusca è testimoniata anche da numerose tombe in pietra organizzate in vere e proprie città dei morti, le necropoli.

Le tombe sono spesso poste sotto il livello del suolo; in questo caso sono dette ipogee. All’esterno le tombe ipogee si presentano come piccole colline di terra (tumuli), sostenute da una base circolare in muratura. All’interno presentano le caratteristiche di vere abitazioni: sono divise in più ambienti decorati e con elementi di arredo.

Sono pervenute molte grandi necropoli, ricche di testimonianze artistiche: ricordiamo quelle di Cerveteri e di Tarquinia; quest’ultima si estende per cinque chilometri quadrati.

Arte etrusca: la scultura

Gli Etruschi furono abili scultori; predilessero la tecnica della ceramica e del bronzo. Con la ceramica realizzavano suppellettili, statue per la decorazione dei templi (vedi Apollo di Veio) e dei sarcofagi. Questi ultimi erano caratterizzati da una o due figure semisdraiate sul coperchio (vedi il Sarcofago degli sposi).

Le opere in bronzo giunte fino a noi sono quasi tutte databili tra la fine del V e i primi decenni del IV secolo a.C. e sono straordinarie testimonianze di una tecnica raffinatissima (vedi la Chimera di Arezzo).

Altri oggetti tipici della scultura etrusca erano i canòpi, cioè vasi destinati a conservare le ceneri e le ossa dei morti. Spesso riproducevano sul coperchio una testa umana per indicare se la persona defunta era un vecchio, un giovane, oppure un uomo o una donna.

Arte etrusca: la pittura

Gli Etruschi ci hanno lasciato numerose testimonianze della loro pittura originale, soprattutto sulle pareti delle tombe. Si tratta di cerimonie religiose, scene di caccia, danze, spettacoli (vedi Tarquinia, Tomba degli Àuguri); giochi e banchetti (vedi Tarquinia, Tomba delle Leonesse). Si desiderava infatti che il defunto ritrovasse i momenti e gli aspetti più piacevoli della sua vita terrena (vedi Tarquinia, Tomba dei Leopardi).

Inizialmente gli affreschi erano molto semplici; a partire dalla metà del IV secolo a.C. divennero più ricchi: venne usato il chiaroscuro e si dedicò attenzione alle linee e ai colori.

Con il tempo i temi delle pitture mutarono: si dipingevano demoni infernali, eroi mitici, viaggi nell’aldilà. Essi mostravano un mondo più cupo, quasi ossessionato dalla morte.

 

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