L’arte micenea è un’arte ispirata alla guerra, perché i Micenei erano un popolo guerriero.
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Quali sono le costruzioni più tipiche dell’architettura micenea?
L’arte micenea si esprime soprattutto nell’architettura, con le maestose città-fortezza e le tipiche tombe a thòlos, a pianta circolare.
Città-fortezze micenee come erano fatte
I Micenei costruiscono infatti città-fortezze su alture difese da mura ciclopiche, cioè possenti mura, composte da enormi blocchi di pietra calcarea. Sorsero così le città-fortezze di Tirinto, Micene e Atene.
Nelle mura di Micene, ad esempio, si apriva la Porta dei Leoni, sovrastata da una lastra su cui erano scolpiti due leoni, che dovevano spaventare chi si avvicinava.
Nella parte più alta della città-fortezza si ergeva l’acropoli. All’interno dell’acropoli si trovava la residenza del sovrano, con le abitazioni degli aristocratici e i luoghi di culto. Fulcro del complesso era il megaron, cioè la sala di rappresentanza del re: sulla destra c’è il trono, al centro un grande focolare circondato da quattro colonne che sostenevano il soffitto. Nel soffitto si apriva un lucernaio per far uscire il fumo. Le pareti erano dipinte con scene di caccia e di battaglia e con raffigurazioni di uomini armati.
Le tombe a thòlos micenee
L’architettura micenea fu originale nella costruzione di tombe a thòlos, così chiamata per la caratteristica cupola conica (in greco cupola si dice thòlos).
La tomba ha infatti una pianta circolare che si sviluppa verso l’alto con file di pietre concentriche sovrapposte l’una all’altra fino a ottenere la forma di un cono.
La più famosa tomba a thòlos è chiamata Tesoro di Atreo, appena fuori le mura di Micene. Costruita verso la metà del XV secolo a.C., deve il suo nome al re Atreo, mitico costruttore della rocca di Micene e padre di Agamennone, il re protagonista della conquista di Troia da parte degli Achei.
Scultura, pittura e oreficeria dell’arte micenea
Non si sono conservati dipinti micenei e neppure sculture. Abbiamo però splendidi oggetti di oreficeria e magnifiche maschere funerarie, come la Maschera di Agamennone, che riproducono i volti dei defunti attraverso forme molto semplificate.
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Gli artisti micenei amavano raffigurare su pugnali e coppe d’oro scene di caccia. Le scene di guerra erano molto frequenti su vasi e dipinti.
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