Augusto di Prima Porta o Augusto “loricato”, cioè con la corazza. Si tratta di una scultura in marmo del 19 a.C. circa rinvenuta nella villa di Livia, moglie di Augusto, a Prima Porta, presso Roma. Attualmente è conservata nei Musei Vaticani.
Il modello di quest’opera è il celebre Doriforo di Policleto.
Augusto è in piedi, a capo scoperto. Si presenta come capo militare mentre sta per pronunciare un discorso alle sue truppe. L’atteggiamento è calmo e autoritario.
Il volto riproduce le caratteristiche di un ritratto ufficiale dell’imperatore nel 27 a.C. Questa stessa immagine si trova su molte monete e su altre statue disseminate per l’Impero.
Augusto è vestito di una corazza sulla quale è rappresentato uno storico avvenimento. Si tratta della pace stipulata con i Parti, per lungo tempo acerrimi nemici di Roma.
La vittoria militare è celebrata al centro della corazza: il re dei Parti rende a un condottiero romano le insegne sottratte a Crasso in seguito alla disfatta di Carre (53 a.C.).
La restituzione fu il frutto di una trattativa diplomatica, ma qui è circondata da simboli di vittoria e di potenza. Infatti, sotto le raffigurazioni del Sole e della Luna, vi sono figure femminili, che rappresentano i popoli vinti e (in basso) una donna con una cornucopia indica la ricchezza e la fertilità della terra sotto il dominio romano.
Accanto ai piedi nudi di Augusto, si trova Cupido, a cavallo di un delfino. Il dio testimonia l’origine divina di Augusto. La gens Iulia, infatti, discendeva da Enea, mitico fondatore di Roma e figlio, come Cupido, di Venere.