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Autunno di Vincenzo Cardarelli. Analisi e Commento

Autunno di Vincenzo Cardarelli: il testo poetico, l’analisi e il commento

Autunno di Vincenzo Cardarelli: il testo poetico

Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti,
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest’autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.

Autunno di Vincenzo Cardarelli: l’analisi e il commento

La poesia, compresa nella raccolta Poesie del 1942, è composta da versi di varia lunghezza liberamente alternati.

La poesia è divisa in due periodi, nel primo dei quali vi è la rappresentazione dell’autunno, nel secondo, invece, la riflessione sul declinare della vita.

L’autunno è solo apparentemente il tema della poesia di Cardarelli. In realtà, l’autore vuole istituire una analogia tra le stagioni dell’anno e le stagioni della vita umana.

Il trascorrere della vita è introdotto attraverso l’identificazione tra uomo e natura: come le piogge autunnali, le cui gocce sembrano lacrime («piangenti») che esprimono il dolore della natura e preannunciano i rigori dell’inverno, così l’uomo si avvia verso il grigiore e il freddo della vecchiaia.

La stagione più bella dell’anno (l’estate, cioè «il miglior tempo della nostra vita») è trascorsa in fretta e ne rimane solo il ricordo, che però non basta a dare vitalità al presente: esso trascorre lentamente, perché privo degli slanci giovanili e incupito dal presentimento della vecchiaia.

Il tema – dell’inarrestabile fuga del tempo, colto nella natura e nella vita dell’uomo – è chiaramente malinconico ed è svolto in tono pacato e raccolto.

Il linguaggio è semplice e spoglio. Il ritmo dei versi è lento e pacato.

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