Il bassorilievo è una scultura a rilievo le cui forme emergono dal piano di fondo.
È una tecnica molto antica, già utilizzata in Egitto e Mesopotamia, in India e in Cina, e in Grecia. I Greci lo usavano, per esempio, per decorare i templi o altri monumenti celebrativi.
In origine era realizzato prevalentemente su marmo e pietra, ma si possono usare altri materiali come creta, gesso, terracotta, legno, avorio, cera.
Come si realizza il bassorilievo
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Il procedimento “a togliere”
Partendo da un blocco di materiale già esistente, come ad esempio una lastra di marmo, si scolpisce la superficie della pietra, asportando progressivamente il materiale in eccesso, fino a far emergere il soggetto raffigurato dalla superficie piatta del fondo.
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Il procedimento “ad aggiungere”
Nel procedimento “ad aggiungere” si compie un’azione esattamente contraria, aggiungendo alla superficie di fondo piccole quantità di materiale, che viene modellato fino a raggiungere la forma e il soggetto desiderati.
Bassorilievo, altorilievo e stiacciato
L’altorilievo è un rilievo scultoreo in cui le figure emergono dal fondo, con grande risalto, per più della metà del loro spessore. Si differenzia dal bassorilievo nel quale, invece, le figure si staccano dal fondo per meno della metà.
Se invece il rilievo è molto basso, tale da emergere pochissimo dal fondo si parla allora di stiacciato. In questo caso c’è un avvicinamento dell’arte scultorea a quella della pittura; lo stiacciato consente di realizzare scene complesse e di ottenere immagini di tipo pittorico.