I Bizantini erano gli abitanti dell’Impero romano d’Oriente. Sono chiamati Bizantini perché l’imperatore e la capitale dell’impero erano a Bisanzio, un’antica colonia greca, rifondata nel 330 dall’imperatore romano Costantino, con il nome di Costantinopoli.
Da Bisanzio deriva pure l’aggettivo bizantino, che indica la storia, la civiltà e l’arte dell’Impero d’Oriente.
Bisanzio fu capitale dell’Impero d’Oriente o Impero Bizantino fino al 1453, quando i Turchi ottomani la conquistarono e le diedero il nome di Istanbul, la capitale dell’Impero turco.
Come si consideravano i Bizantini stessi?
Quelli che noi oggi chiamiamo Bizantini, nel V secolo si definivano Romani e il loro sovrano si qualificava appunto come “imperatore dei Romani”. Tuttavia, a poco a poco, a partire dal VII secolo, l’Impero d’Oriente andò grecizzandosi, assumendo il greco come lingua ufficiale al posto del latino; anche l’imperatore cominciò a essere indicato con il termine greco basileus (re) al posto di imperator o augustus. L’impero si staccò dalla tradizione romana e divenne uno Stato orientale, anche nella sua struttura. Il territorio infatti fu diviso in circoscrizioni (temi) rette ognuna da uno stratega.
Nel V secolo, mentre in Occidente si formavano i regni romano-barbarici, i Bizantini riuscirono a liberarsi dalla minaccia dei barbari grazie alla loro forza politica, economica e militare. La loro economia prosperò per l’abbondante produzione agricola, che si manteneva florida grazie alla piccola proprietà terriera, e per la vitalità degli scambi commericali con l’Asia. Le città si ingrandirono: la capitale, Costantinopoli, nel V secolo raggiunse un milione di abitanti.
Al vertice della società bizantina c’era l’imperatore, figura sacra e inviolabile, detentore di un potere assoluto, secondo il principio del cesaropapismo.
Il territorio dell’Impero bizantino nei primi secoli della sua storia corrispondeva grosso modo all’estensione della parte orientale dell’impero romano: andava dall’Egitto al corso del Danubio, dalla Siria al Mar Nero.
I Bizantini in Italia
Alla fine della guerra greco-gotica (535-553) i Bizantini sconfissero gli Ostrogoti e riconquistarono l’Italia.
Nel 568, però, giunsero nella penisola i Longobardi, una popolazione insediata in Pannonia, ma di origine scandinave. Spinti alle spalle da altre popolazioni barbare e guidati dal re Alboino, i Longobardi invasero il Friuli, la Pianura Padana, la Toscana e scesero fino a Benevento, in Campania. I Bizantini rimasero padroni delle coste, di Roma, del sud e delle isole.
Ma, nel IX secolo, gli Arabi conquistarono la Sicilia, mentre la conquista di Bari nel 1071 da parte dei Normanni pose fine al dominio di Bisanzio in Italia.
Infine, nel 1453, Costantinopoli cadde in mano dei Turchi e l’impero Bizantino cessò di esistere.
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