La Bocca della verità è uno dei simboli più noti di Roma. Molto probabilmente fungeva da chiusino della Cloaca Massima, la fognatura di Roma, costruita durante l’epoca regia.
Nel 1632 fu murata sulla parete sinistra del portico della chiesa di Santa Maria in Cosmedin, nei pressi del Foro Boario (l’antico mercato del bestiame) a Roma; precedentemente si trovava fissata su un muro più esterno.
Descrizione
È un antico mascherone in marmo. Si presenta come una grossa pietra circolare con le sembianze di un volto maschile con barba; occhi, naso e bocca sono forati per far defluire l’acqua.
Il suo diametro è quasi un metro e 80 centimetri; il suo peso supera i 1300 chilogrammi. Raffigura una divinità fluviale, il dio Portuno, il dio protettore di porti e fiumi, al quale è dedicato un apposito tempio, il Tempio di Portuno, situato nell’attuale Piazza della Bocca della Verità Roma.
Bocca della Verità leggenda
Fu chiamata Bocca della Verità per le tante leggende che l’accompagnano, come quella diffusa in età medievale secondo la quale essa è in grado di riconoscere la verità nelle affermazioni degli uomini e delle donne.
Le persone indagate per qualche reato venivano quindi condotte davanti alla maschera e dovevano dimostrare la loro innocenza introducendo la mano dentro la bocca.
In caso di colpevolezza dell’imputato, la maschera avrebbe chiuso la bocca, troncando di netto la mano.
Si narra anche di giudici che, convinti della colpevolezza dell’imputato, aiutassero la maschera a compiere il proprio dovere, ponendo dietro di essa un carnefice con una spada ben affilata.
C’è un’altra leggenda che accompagna la Bocca della Verità. Essa narra di un patrizio romano che un giorno trascinò la propria giovane e bella moglie dinanzi alla Bocca della Verità, perché era venuto a conoscenza del fatto che, durante le sue prolungate assenze per motivi di lavoro, la donna riceveva in casa un altro uomo.
Ebbene quel giorno, dalla folla di curiosi che si era radunata intorno alla “Bocca”, si staccò (come d’accordo tra i due) un giovane, che saltellando e gridando come un matto raggiunse la donna l’abbracciò, la baciò e poi sempre saltellando e gridando scappò via.
Subito dopo, la donna si avvicinò al mascherone e infilando la mano nella bocca disse fieramente: «Giuro che nessun uomo mi ha mai abbracciato e baciato all’infuori di mio marito e di quel povero demente». La mano rimase intatta, con piena soddisfazione del marito.
Curiosità: nel film Vacanze romane del 1953 Gregory Peck mostra la Bocca della Verità a Audrey Hepburn e ci mette la mano dentro fingendo che gli sia stata mangiata.