Le Brigate Rosse sono state un’organizzazione terroristica di estrema sinistra, sorta in Italia all’inizio degli anni Settanta dalla confluenza di più gruppi che avevano scelto la lotta armata. Furono i protagonisti dei cosiddetti anni di piombo.
Che cosa volevano le Brigate Rosse?
Attraverso il ferimento o l’assassinio di persone ritenute «nemiche del proletariato» (uomini politici, giornalisti, magistrati, funzionari di pubblica sicurezza) i brigatisti rossi speravano di costringere lo Stato a una risposta repressiva, che avrebbe aperto una crisi rivoluzionaria, in cui contavano di raccogliere il consenso degli operai e dei movimenti di protesta studenteschi.
Il disegno politico delle BR volto all’abbattimento dello Stato ebbe il suo momento più tragico nel rapimento del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, il 16 marzo 1978, con l’uccisione dei cinque uomini della sua scorta e dello stesso leader politico, il cui cadavere venne fatto ritrovare il 9 maggio, dopo 55 giorni di prigionia.
Dopo tale drammatico evento, l’attività terroristica dei brigatisti, isolati politicamente e sotto la pressione delle forze di polizia e centinaia di arresti, andò declinando nel corso degli anni Ottanta.