Cerbero, figlio di Tifone e di Echidna, nipote di Medusa, è il nome del mostruoso cane a tre teste, la coda di serpente e sul dorso teste di serpenti di ogni tipo. Incatenato davanti all’Ade, il regno dei morti, il mostro a tre teste latrava terribilmente e atterriva le anime quando entravano e sbranava i defunti che cercavano di fuggirne e i vivi che cercavano di entrarvi.
Questo cane mitologico è conosciuto soprattutto grazie alla Divina Commedia di Dante. Qui, lo ritroviamo infatti nel VI canto dell’Inferno, custode del III cerchio, quello dei golosi (leggi Cerbero nella Divina Commedia). Ma ancora prima di Dante, Virgilio, poeta latino e guida di Dante nel suo viaggio nell’oltretomba, lo descrive nel VI libro dell’Eneide. Qui il cane a 3 teste si oppone alla discesa agli Inferi di Enea e viene ammansito dalla Sibilla che gli getta una focaccia di miele intrisa di erbe soporifere.
Ma a menzionarlo per la prima volta fu Esiodo nella Teogonia e lo descrive come un cane con cinquanta teste; Pindaro invece gliene attribuisce cento; ma in seguito viene raffigurato con tre sole teste e con la coda di serpente.
Cerbero, placato e ammansito dal melodioso canto di Orfeo, sceso agli Inferi per recuperare la sua amata Euridice (leggi Orfeo ed Euridice, storia d’amore e di morte), fu invece affrontato e sconfitto dall’eroe Eracle nella sua dodicesima fatica.
La cattura di Cerbero mitologia
Ade, il dio degli Inferi, disse a Eracle che Cerbero cane a tre teste sarebbe stato in suo potere, se egli si fosse mostrato in grado di catturarlo senza fare uso della clava e delle frecce. L’eroe costrinse il mostro alla resa, serrandogli la gola dalla quale si diramavano le sue 3 teste. Dopo averlo catturato, intraprese il viaggio del ritorno e giunse a Micene, dove ad attenderlo c’era Euristeo. Dimostratogli così il compimento della sua dodicesima fatica, riportò infine il cane nell’Ade (leggi Le dodici fatiche di Ercole).
Il cane infernale Cerbero presenta numerose affinità con il dio egizio Anubi, il dio dalla testa di cane, anch’esso preposto alla guida delle anime nell’Oltretomba.
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