Anna Frank nasce il 12 giugno 1929 a Francoforte sul Meno, in Germania, da una famiglia ebrea tedesca.
Nel 1933, poco dopo l’ascesa al potere di Hitler, si trasferisce con la famiglia nei Paesi Bassi. La sua famiglia è composta dal padre Otto, la madre Edith e la sorella maggiore Margot.
Il 10 maggio 1940, dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, i nazisti invadono i Paesi Bassi; cinque giorni dopo l’esercito olandese si arrende.
A poco a poco, i nazisti introducono leggi e regolamenti che complicano la vita agli ebrei.
Il 5 luglio 1942, Margot, la sorella maggiore di Anna, riceve la chiamata per andare a lavorare nella Germania nazista. I genitori non si fidano, non credono che si tratti di lavoro e decidono di nascondersi.
Per due anni vivono nell’edificio retrostante la ditta in cui il padre Otto lavora, ad Amsterdam, al civico 263 di Prinsengracht, assieme ad altri quattro clandestini di religione ebraica.
In questo periodo Anna scrive il noto diario (Il Diario di Anna Frank), che in seguito la renderà celebre in tutto il mondo come simbolo della Shoah.
Oltre a raccontare la sua vita negli stretti spazi del nascondiglio e i pensieri di una tredicenne alle prese con l’adolescenza e i primi amori, la ragazzina fornisce tra le sue pagine un resoconto storico-sociale della condizione degli ebrei durante gli anni delle leggi razziali.
Il 4 agosto 1944 degli agenti di polizia fanno irruzione nel nascondiglio e portano via tutti.
Il 2 settembre 1944 Anna Frank e il resto del gruppo vengono caricati su un treno merci con destinazione il campo di concentramento di Auschwitz.
Anna, insieme a sua sorella maggiore Margot, trascorre un mese ad Auschwitz-Birkenau e poi è trasferita nel campo di Bergen-Belsen. I suoi genitori rimangono invece ad Auschwitz.
Anna e Margot muoiono entrambe di tifo nel marzo del 1945, un mese prima della liberazione. Anna ha 15 anni.
Otto, il padre di Anna e Margot, è l’unico a sopravvivere. Ritorna nella casa in cui si erano rifugiati per sfuggire ai nazisti e lì trova le pagine del diario di Anna. Due anni dopo, nel 1947, il Diario di Anna Frank viene pubblicato. Sarà tradotto in una settantina di lingue.