La Chiesa ortodossa nacque nell’XI (undicesimo) secolo nell’Impero bizantino, quando cominciarono i contrasti circa il primato del papa di Roma sul patriarca di Costantinopoli.
Il contrasto divenne sempre più insanabile, fino a quando nel 1054 si arrivò a una separazione definitiva: il cosiddetto Scisma d’Oriente. Vuoi sapere che cos’è lo Scisma d’Oriente e cosa accadde? Allora leggi Scisma d’Oriente del 1054 riassunto.
In seguito allo Scisma d’Oriente si formarono due grandi blocchi: da un lato, la Chiesa occidentale, che si definì Chiesa cattolica, cioè “universale”, e dall’altra la Chiesa orientale, che si definì Chiesa ortodossa, termine che significa “retta dottrina”.
Questa divisione esiste ancora oggi.
Chiesa cattolica e Chiese ortodosse: caratteristiche comuni e caratteristiche differenti
La Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse presentano caratteristiche comuni e altre che le differenziano.
Ortodossi e cattolici caratteristiche comuni
Queste le caratteristiche comuni tra religione cattolica e religione ortodossa:
entrambe sono unite dalla stessa fede in Gesù figlio di Dio, morto in croce e risorto;
Dio è considerato creatore e Padre;
Maria si venera in quanto Madre di Dio;
la Bibbia è considerata libro sacro;
i sacramenti sono sette.
Quali sono invece le differenze tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa?
Ortodossi e cattolici differenze
I cristiani d’Oriente, cioè i cristiani ortodossi, non riconoscono il Papa come Capo dei cristiani: egli è un vescovo come gli altri.
Gli ortodossi non accettano alcuni dogmi (verità di fede) che riguardano Maria (come l’immacolata concezione).
Ammettono in alcuni casi il divorzio; il sacerdote ortodosso, chiamato Pope, può sposarsi; Battesimo, Cresima e Comunione sono somministrati in un’unica celebrazione.
Le Chiese ortodosse seguono il calendario giuliano (fissato da Giulio Cesare nel 46 a.C.), basato sulle fasi lunari, mentre la Chiesa di Roma ha adottato il calendario gregoriano. Per questo motivo le date delle feste ortodosse e di quelle cattoliche non sempre coincidono.
Questa comunità ancora oggi è organizzata in una serie di chiese autonome, a seconda dell’appartenenza geografica, chiamate patriarcati, perché guidate da un patriarca ortodosso, cioè un vescovo di autorità superiore. I patriarcati più importanti sono quelli di Grecia, Russia, Bulgaria, Romania, Georgia, Serbia.
Tra tutti i patriarchi ortodossi, il patriarca di Costantinopoli svolge il ruolo di primus inter pares (cioè primo tra i pari), con funzioni di principale portavoce della Chiesa ortodossa, ma non ha giurisdizione su gli altri patriarcati.
All’interno delle chiese ortodosse si trova l’iconostasi, una parete ricoperta di icone che definisce e delimita la parte dove il sacerdote celebra da quella dove i fedeli ortodossi assistono.
Il sacerdote ortodosso dà le spalle ai fedeli che assistono alla funzione e il coro canta senza strumenti di accompagnamento.
I cristiani ortodossi attribuiscono grande importanza alle icone. Le icone sono immagini sacre della Madonna, di Cristo o dei Santi eseguite con l’antica tecnica pittorica di origine bizantina.