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Cino da Pistoia poeta stilnovista amico di Dante

Cino da Pistoia è il nome con cui è noto Guittoncino dei Sighibuldi. Fu giurista e poeta amico di Dante e autore del più vasto Canzoniere del Dolce stil novo. Nato a Pistoia intorno al 1270, vi morirà nel 1337; Francesco Petrarca ne ammirò la poesia e ne pianse la morte.

La vita di Cino da Pistoia

Dopo aver studiato a Bologna e a Orléans, Cino divenne professore di diritto insegnando in varie università, a Siena, Perugia, Napoli, dove quasi certamente conobbe il giovane Giovanni Boccaccio. Guelfo di parte nera, fu esiliato da Pistoia fra il 1303 e il 1306. Più tardi appoggiò, insieme con Dante Alighieri, la causa dell’imperatore Enrico VII di Lussemburgo, per la cui morte nel 1313 scrisse due canzoni.

Perché viene ricordato?

Dante lo cita con molta ammirazione nel De vulgari eloquentia, ma il suo silenzio nella Divina Commedia fa supporre che il loro rapporto andò deteriorandosi. Tuttavia Cino scrisse in occasione della morte di Dante la canzone Su per la costa, Amor, de l’alto monte.

Inoltre, è spesso indicato come tramite tra lo Stilnovo e la poesia di Francesco Petrarca, perché ha elaborato la metrica del sonetto in una forma che ha ispirato in seguito la produzione petrarchesca.

Il Canzoniere di Cino da Pistoia

Il suo Canzoniere è composto da 165 liriche: 20 canzoni, 11 ballate e 134 sonetti; altre 21 composizioni sono di dubbia attribuzione. In questi componimenti vi si trovano tutti i motivi dello Stilnovismo; molti di essi sono dedicati a una donna, Selvaggia, molto probabilmente esiliata anche lei da Pistoia e morta in esilio prima del 1310.

Quali sono le opere più importanti di Cino da Pistoia?

La sua opera maggiore è la Lectura in Codicem (1312-1314), poderoso commento ai primi nove libri del Corpus Iuris Civilis dell’imperatore d’Oriente Giustiniano, e numerose Rime.

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