Le colline d’Italia ricoprono il 42% del territorio. Le colline, come le montagne, sono rilievi, ma non superano i 600 metri.
Si trovano lungo il versante meridionale delle Alpi e lungo gli Appennini.
Le colline d’Italia hanno origini molto diverse fra loro:
- le colline situate fra le Alpi e la Pianura Padana, come la Serra d’Ivrea e il Canavese in Piemonte e la Brianza in Lombardia, sono di origine morenica, formate cioè dall’accumulo di detriti trascinati a valle dai ghiacciai.
- i Colli Euganei e i Monti Berici nel Veneto, così come le Colline Metallifere in Toscana e i Colli Albani nel Lazio, sono di origine vulcanica, sono cioè resti di antichi vulcani ormai spenti;
- il Monferrato e le Langhe in Piemonte, così come le Murge in Puglia, sono formati da sedimenti accumulati sul fondo del mare ed emersi, a poco a poco, a causa di spinte sotterranee.
- le Colline del Chianti in Toscana e le Colline Umbre sono di origine strutturale, perché nate dall’erosione di una montagna. Si distinguono quindi per il profilo arrotondato e per i dolci pendii.
Il clima, la flora e la fauna
Sulle colline italiane il clima varia soprattutto in base alla latitudine, anche se generalmente è mite.
Dove i pendii sono più ripidi, l’uomo ha costruito terrazzamenti, ampi gradini sostenuti da muretti di pietra dove si coltivano alberi da frutto, olivi e viti.
Sui versanti esposti a Nord ci sono boschi, mentre sui versanti esposti a Sud, più soleggiati, si trovano prati e campi coltivati.
La vegetazione spontanea è costituita da felci, pungitopo, rovi, e da alberi di alto fusto, come castagni, faggi, querce e noci.
Nei boschi si trovano animali come scoiattoli, ricci, talpe, donnole, lepri, volpi, cinghiali, vipere, fagiani e rapaci notturni.