La Conferenza di Yalta (o Jalta) si svolse dal 4 all’11 febbraio 1945, durante l’ultimo anno della Seconda guerra mondiale, nel palazzo imperiale di Yalta, in Crimea, fra F. D. Roosevelt (Stati Uniti), W. Churchill (Gran Bretagna) e I. Stalin (Russia).
Fu il secondo e il più importante di una serie di tre incontri fra i massimi rappresentanti delle grandi potenze alleate, iniziati con la Conferenza di Casablanca (14-24 gennaio 1943) e conclusisi con la Conferenza di Postdam (17 luglio-2 agosto 1945).
Conferenza di Yalta riassunto
Questi gli accordi presi durante la Conferenza di Yalta:
- impegno a garantire elezioni democratiche nei Paesi liberati;
- l’annuncio di una conferenza che si sarebbe tenuta a San Francisco il 25 aprile 1945 in cui discutere l’istituzione delle Nazioni Unite (ONU);
- decisa la divisione della Germania in quattro zone di occupazione (controllate da USA, Inghilterra, Francia e URSS) e la sua completa smilitarizzazione;
- fissate le riparazioni dovute dalla Germania agli Alleati, nella misura di 22 miliardi di dollari;
- in Polonia si sarebbe dovuto insediare un governo democratico provvisorio, che avrebbe dovuto condurre il paese a libere elezioni nel più breve tempo possibile;
- l’Urss promise d’intervenire contro il Giappone entro tre mesi dopo la capitolazione tedesca, dietro l’assicurazione che avrebbe recuperato i territori persi nel 1905, più le Curili;
- tutti i prigionieri di guerra sovietici sarebbero stati rimandati in URSS;
- Churchill rifiutò di cedere Hon-Kong alla Cina;
- la Corea fu divisa in due zone di influenza.