La Constitutio Antoniniana, anche detto editto di Caracalla, estese il diritto di cittadinanza a tutti gli abitanti liberi dell’impero, ad eccezione dei dediticii (“arresi”), i barbari non romanizzati stabilitisi nel territorio romano. Fu promulgata nel 212 dall’imperatore Caracalla (211-217), figlio di Settimio Severo (193-211), il primo imperatore della dinastia dei Severi.
Perché si chiama Constitutio Antoniniana?
Prende questo nome perché il nome ufficiale dell’imperatore che la promulgò era Marco Aurelio Antonino, detto Caracalla dal nome di una tunica con cappuccio di origine gallica, molto diffusa nell’esercito, che lui indossava spesso.
Perché Caracalla estese la cittadinanza romana a tutto l’impero?
Caracalla promulgò l’editto non per ragioni poltiche o per spirito di generosità, ma per estendere a tutti i nuovi cittadini il pagamento delle tasse, per esempio le tasse di successione e le tasse sugli affrancamenti degli schiavi stabilite dall’imperatore Augusto per i soli Romani.
Quali furono le conseguenze dell’editto di Caracalla?
L’iniziativa di Caracalla contribuì alla diffusione in tutto l’impero non solo della legge di Roma, ma anche della sua lingua e della sua cultura giuridica, ormai non più prerogativa di una ristretta comunità, ma patrimonio comune di tutte le genti.
Il decreto scatenò la reazione dell’aristocrazia italica che si vedeva declassata. Tuttavia Caracalla riuscì a imporlo nonostante le tensioni.
L’imperatore Caracalla morì alcuni anni dopo l’emanazione dell’editto, nel 217, ucciso dai suoi stessi soldati durante una sfortunata campagna in Oriente contro i Parti. Gli successe il prefetto del pretorio, Macrino, che si fece eleggere imperatore dai soldati.