Cornelia madre dei Gracchi, ebbe grande fama a Roma. Nella Roma repubblicana, essa fu modello esemplare di matrona romana per la sua virtù, l’amore filiale, la cultura ma anche il coraggio dimostrato di fronte alle avversità.

Chi fu Cornelia?

Cornelia nacque nel 190 a.C. circa da Scipione Africano, colui che sconfisse definitivamente Annibale nella battaglia di Zama, 202 a.C. (Seconda guerra punica) e da Emilia (a sua volta figlia del famoso console Lucio Emilio Paolo).

Chi era il marito di Cornelia?

Nel 175 a.C. Cornelia sposò Tiberio Sempronio Gracco, cui diede dodici figli. Rimasta vedova a 35 anni, rifiutò nozze prestigiosissime con Tolomeo VIII, futuro re d’Egitto, per non venire meno al dovere di donna romana di educare i figli; di questi, peraltro, raggiunsero l’età adulta solo Tiberio e Caio (tribuni della plebe) e la sorella Sempronia, che sposò Scipione Emiliano (colui che concluse vittoriosamente la Terza guerra punica).

Cosa disse la madre dei gracchi?

Quando si nomina Cornelia, la madre dei Gracchi, torna subito alla mente il noto aneddoto dei gioielli. Si racconta che un giorno Cornelia ricevette la visita di una ricca matrona romana, che ostentava e decantava i gioielli che indossava; Cornelia la lasciò parlare, poi chiamò i suoi figli e, rivolgendosi alla matrona, disse con orgoglio: haec ornamenta mea («Questi sono i miei gioelli»).

La madre dei Gracchi fu anche una donna colta, cosa rara al tempo, e dopo la morte violenta dei figli si ritirò nella sua villa a Miseno, sul golfo di Napoli, animando un circolo culturale, tra i più importanti dell’epoca.

Mentre era ancora in vita, venne eretta in suo onore una statua bronzea nel Foro Romano, la prima mai dedicata a una donna. Morì intorno al 110 a.C.

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