Corte costituzionale riassunto funzioni, compiti e composizione spiegazione facile e completa.
Quando è stata creata la Corte costituzionale?
La Corte costituzionale è stata istituita nel 1956.
Che cosa fa la Corte costituzionale?
Essa giudica:
- sulla conformità alla Costituzione delle leggi e degli atti aventi forza di legge (cioè i decreti legislativi) dello Stato e delle Regioni. Nel caso i giudici costituzionali decidano che determinate norme giuridiche siano in contrasto con i principi costituzionali, la sentenza emessa, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, causa a decorrere dal giorno successivo la cessazione di efficacia della legge (o di parte di essa), che non potrà più essere applicata;
- sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, tra Stato e Regioni e tra le stesse Regioni, che si verificano quando un organo compie atti che oltrepassano le sue funzioni, oppure quando non sono chiare le norme che ripartiscono le competenze tra i vari poteri;
- in merito alle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica;
- sull’ammissibilità dei referendum abrogativi.
Come si chiamano le decisioni prese dalla Corte costituzionale?
Le decisioni della Corte costituzionale sono sentenze definitive, inappellabili e obbligatorie erga omnes, cioè per tutti.
Com’è composta?
La Corte costituzionale, secondo quanto stablito dall’articolo 135 della Costituzione, è composta di 15 giudici, nominati:
- per un terzo dal Presidente della Repubblica;
- per un terzo dal Parlamento in seduta comune;
- 3 dalla Corte di Cassazione;
- 1 dalla Corte dei conti;
- 1 dal Consiglio di Stato.
La Corte costituzionale può però differire per la sua composizione a seconda della funzione che è demandata a svolgere. Qualora infatti sia chiamata a giudicare su accuse promosse dal Presidente della Repubblica, si aggiungono ai 15 giudici ordinari 16 giudici costituzionali “aggregati”. I cosiddetti “giudici aggregati” sono sorteggiati all’interno di un elenco di cittadini aventi i requisiti per l’eleggibilità a senatore; il Parlamento compila questo elenco ogni nove anni, mediante l’elezione con le stesse modalità stabilite per la nomina dei giudici ordinari.
Chi può essere eletto giudice della Corte costituzionale?
I giudici costituzionali devono essere scelti, senza limiti di età, tra persone appartenenti a particolare categorie provviste delle conoscenze giuridiche necessarie ad assolvere la delicata funzione. Quindi:
- magistrati (anche a riposo) delle giurisdizioni superiori (Corte di cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei conti);
- avvocati con un’esperienza professionale almeno ventennale;
- professori universitari ordinari in materie giuridiche.
La Corte elegge tra i suoi membri un presidente, che rimane in carica 3 anni ed è rieleggibile.
I giudici della Corte non sono perseguibili per i voti dati e le opinioni espresse nell’esercizio delle funzioni. La loro carica è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi altra attività professionale, pubblica o privata.
Quanto restano in carica?
Il mandato dura nove anni e non è rinnovabile.
Qual è la sede della Corte costituzionale?
La Corte costituzionale ha sede a Roma, presso il Palazzo della Consulta.