Cosa inventarono gli Egizi? Gli Egizi inventarono molti strumenti: la clessidra, per misurare il tempo; il filo a piombo, per costruire i muri dritti; la bilancia, per pesare i prodotti. Migliorarono inoltre l’aratro e impararono a fabbricare oggetti in vetro. Basta così? No, perché gli Egizi inventarono ancora tanto altro:
Lo shaduf
Lo shaduf serviva agli Egizi per prendere acqua dal fiume e convogliarla nei canali che irrigavano i campi. È uno strumento usato tuttora. È formato da un palo che può oscillare e ruotare su un perno: a un’estremità c’è un secchio e dall’altra parte un contrappeso.
I fogli di papiro
I fogli di papiro erano molto più maneggevoli delle tavolette d’argilla usate in Mesopotamia. Per scrivere sui fogli di papiro, gli Egizi utilizzavano tre tipi di inchiostro: il nero, ricavato dal carbone; il rosso, ricavato da sostanze vegetali. Per un approfondimento leggi Il papiro presso gli Egizi.
I geroglifici
Gli Egizi inventarono una complessa scrittura: i geroglifici. I geroglifici erano segni incisi sulla pietra, in particolare sulle pareti delle tombe e dei templi. Un geroglifico poteva indicare una parola (per esempio «albero»), suggerire un’idea (due gambe = camminare) o rappresentare un suono, come fanno le lettere del nostro alfabeto. Per un approfondimento leggi Geroglifici, la scrittura degli Egizi.
Era una scrittura complicata e occorrevano anni di studio per imparare a leggerla e a scriverla. Dopo molti anni di studio, solo un ristretto numeri di persone riusciva a imparare a leggere e scrivere i geroglifici: gli scribi.
Perciò, per la vita di ogni giorno furono inventate forme di scrittura più semplici: quella ieratica, usata dai sacerdoti per i testi sacri e quella demotica per gli usi più comuni (infatti il suo nome proviene da una parola greca che vuol dire «popolare»). La scrittura demotica è la scrittura che compare nella Stele di Rosetta, una lastra di pietra trovata in Egitto nel 1799.
L’imbalsamazione
Gli Egizi ritenevano che la vita continuasse nell’aldilà, così inventarono una particolare tecnica, l’imbalsamazione, che impediva la decomposizione del corpo. Si trattava di un procedimento lungo e costoso, perciò solo i faraoni e le persone più ricche potevano permetterselo. Per un approfondimento leggi Imbalsamazione presso gli antichi Egizi.
Le piramidi
Non dimentichiamo poi le piramidi, le grandiose tombe dei faraoni. All’inizio si trattava di costruzioni larghe e piatte, chiamate mastabe. In seguito diventarono edifici più alti e fatti a gradoni. Infine assunsero la forma a punta che oggi conosciamo. La costruzione di questi enormi e complessi edifici dimostra gli incredibili progressi che gli Egizi fecero negli studi scientifici e matematici. Per un approfondimento leggi Piramidi egizie: le tombe dei faraoni.
Medicina e astronomia
Il processo della mummificazione permise agli Egizi di conoscere bene il corpo umano e fecero molti progressi nello studio della medicina: impararono a guarire le ossa rotte attraverso l’applicazione del gesso e a fare vere e proprie operazioni chirurgiche.
Gli Egizi s’interessarono all’astronomia e misero a punto un calendario, basato sui movimenti della Luna e composto da 365 giorni, divisi in tre stagioni. L’anno era costituito da 12 mesi, ciascuno di 30 giorni, con l’aggiunta di 5 giorni in più. Ogni giorno aveva 24 ore. L’anno iniziava attorno al 20 giugno, quando le acque del Nilo allagavano i campi.