La lauda (dal latino laus = lode) è una preghiera di lode al Signore, alla Vergine e ai Santi, cantata durante le processioni o in determinati momenti della giornata. Venne composta inizialmente in latino e successivamente in volgare.
Lo stile è lirico e meditativo, ma il tono è volutamente familiare perché il destinatario è il popolo.
Nel Duecento, Iacopone da Todi e Guittone d’Arezzo hanno svolto un ruolo importante nella produzione ed elaborazione delle laudi.
A partire dal Trecento si ha anche la lauda drammatica. Questa ha origine dalla ballata e, come essa, è composta da stanze (strofe). Sono dialogate e destinate alla recitazione sul sagrato della chiesa.
Con il tempo le varie confraternite hanno riunito le laudi in raccolte che hanno preso il nome di laudari. L’esemplare più antico è il Laudario cortonese (circa 1270-1280).
In alcuni casi, oltre al testo, sono conservate anche le musiche.