Le costellazioni sono gruppi di stelle apparentemente vicine tra loro sulla sfera celeste.
Ad esse gli antichi astronomi (Assiri, Babilonesi, Fenici, Caldei) diedero i nomi delle figure immaginarie e fantasiose che vi intravedevano: oggetti, animali, personaggi mitologici.
Le costellazioni non hanno una realtà fisica
Non hanno una realtà fisica, perché le stelle che le costituiscono sono estremamente lontane tra loro e appaiono vicine solo per effetto della prospettiva da cui le si osserva dalla Terra.
Perché rappresentano un utile strumento?
Per secoli sono state un prezioso punto di riferimento per navigatori ed esploratori. Ancora oggi rappresentano uno strumento utilissimo agli astronomi perché permettono di individuare con facilità e rapidità un qualsiasi punto del cielo senza bisogno di lunghi e noiosi calcoli.
Le costellazioni sono 88
Sono 88 in base a una convenzione sottoscritta nel 1928 dall’Unione Astronomica Internazionale. Sono ripartite in tre gruppi a seconda della loro posizione:
- 34 costellazioni equatoriali, quelle poste in prossimità dell’equatore celeste, la linea immaginaria che divide in due emisferi la volta del cielo. Tra queste ce ne sono 12 dello Zodiaco (Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci) che si trovano sull’eclittica, cioè il percorso descritto dal Sole in un anno;
- a Nord dell’equatore si trovano invece le 18 costellazioni boreali;
- a Sud dell’equatore le 36 costellazioni australi.
La porzione di cielo visibile è diversa nelle varie zone della Terra: a luoghi di osservazioni differenti corrispondono quindi costellazioni differenti. Inoltre, a causa del movimento della Terra intorno al Sole (moto di rivoluzione), nel corso dell’anno quelle visibili non sono sempre le stesse; per questo motivo le mappe celesti variano a seconda del punto di osservazione e della stagione.