I Cretesi sono detti anche Minoici dal mitico re di Cnosso, Minosse, che fece costruire il Labirinto in cui rinchiuse il Minotauro. Erano un pacifico popolo di agricoltori e allevatori, abitanti fin dal III millennio a.C. dell’isola di Creta.
L’isola di Creta, collocata sotto la Grecia al centro del Mediterraeno orientale, aveva terre fertili e clima mite; era un punto di passaggio obbligato per i naviganti che attraversavano il mar Mediterraneo orientale. I Cretesi diventarono quindi esperti marinai; svilupparono i commerci; le loro navi percorrevano rotte regolari dall’Egitto alla Siria, dalla Penisola greca alle coste settentrionali del Mar Nero.
I Cretesi importavano materie prime da lavorare e rivendevano i prodotti del loro artigianato: oggetti di bronzo e d’oro, vasi di ceramica decorata, stoffe, armi.
Con la loro potente flotta imposero i loro commerci in tutto il Mediterraneo orientale (talassocrazia).
Le città-palazzo
I Cretesi non formarono mai uno Stato unitario. Infatti erano divisi in città-palazzo autonome e indipendenti, governate ciascuna da un re-sacerdote.
I palazzi erano innanzitutto la residenza del re. Egli, assieme ai funzionari, organizzava la vita civile, amministrava la giustizia, celebrava i riti religiosi.
I palazzi erano anche il centro delle attività economiche e al loro interno si immagazzinavano i prodotti agricoli, soprattutto olio, vino e cereali.
Fuori dal palazzo abitava il resto della popolazione: operai, artigiani, mercanti, schiavi. Le donne erano tenute in grande considerazione e partecipavano alla vita pubblica.
Le città più importanti dell’isola di Creta erano Cnosso, Mallia e Festo. Ciascuna città non aveva mura difensive, perché gli abitanti si sentivano protetti dal mare e dalla loro formidabile flotta.
Intorno al 1700 a.C. Cnosso sottomise le altre città dell’isola e impose il suo dominio commerciale in tutto il Mar Egeo.
Decadenza e fine della civiltà cretese
La civiltà cretese subì un forte declino intorno al 1450 a.C. Forse fu colpita da un maremoto, dopo l’eruzione del vulcano sulla vicina isola di Thera, l’attuale Santorini. Gli Achei o Micenei poterono così conquistarla facilmente nel 1400 a.C.
La religione dei Cretesi
I Cretesi erano politeisti. La loro divinità principale era la Grande Madre, dea della fertilità, protettrice di uomini, piante e animali. Era spesso raffigurata circondata da serpenti, animali sacri, considerati guardiani delle case.
Anche il toro era sacro, simbolo di forza e potenza. Era al centro di un rito particolare: la taurocatapsia.
La scrittura dei Cretesi
Sull’isola di Creta sono state ritrovate iscrizioni realizzate con diversi tipi di scrittura. La più antica è una scrittura geroglifica simile a quella egizia. Poi, nel II millennio a.C., comparve una scrittura composta da circa 90 segni. Gli storici l’hanno chiamata Lineare A, non ancora decifrata. Pertanto molti aspetti della vita dei Cretesi sono ancora oscuri.