Il Dadaismo, fra tutte le Avanguardie storiche, è la più radicale.
Abbiamo preparato il Dadaismo riassunto per rispondere in modo facile e completo alle vostre domande. Il Dadaismo riassunto vi consentirà di studiare, ripassare e memorizzare per le vostre interrogazioni o compiti in classe.
Per prima cosa, definiamo che cosa sono le Avanguardie storiche.
Le Avanguardie Storiche
Le Avanguardie storiche sono vari movimenti che si sviluppano nel primo Novecento. L’obiettivo delle Avanguardie: voler aprire una nuova strada, abbandonando il tradizionale linguaggio delle accademie e sperimentando nuovi modi di fare.
Le Avanguardie Storiche caratterizzarono l’epoca tra le due guerre. Delle Avanguardie storiche ne fecero parte l’Espressionismo, il Futurismo, il Dadaismo e il Surrealismo.
Dadaismo significato
Il termine dada sta a significare “giocattolo, gingillo”. I dadaisti dichiararono di averlo scelto per gioco, aprendo a caso un dizionario.
Il termine dada riflette tutti gli atteggiamenti che stanno alla base del Dadaismo: non-senso e casualità, incoerenza, ironia e libertà, anarchismo.
L’anarchismo è da intendersi sia sul piano artistico – ovvero in quella dimensione di sconfinamento continuo oltre le tecniche e i linguaggi tradizionali – sia sul piano politico, poiché i dadaisti sono accomunati da una fiera opposizione alla guerra e alla cultura borghese.
Quando e dove nasce il Dadaismo
Convenzionalmente il Dadaismo nasce con l’apertura il 1° febbraio 1916 a Zurigo, in Svizzera (Paese neutrale), del Cabaret Voltaire, dedicato al grande illuminista francese, che credette nei valori della ragione dell’uomo, valori che in quegli anni appaiono travolti dall’irrazionalità della Prima guerra mondiale.
Il Cabaret Voltaire diventa il luogo di incontro di artisti e intellettuali europei trasferitisi nella città elvetica, isola di pace nell’Europa in guerra.
Chi sono i maggiori esponenti
Tra i maggiori esponenti dadaisti ricordiamo: il poeta rumeno Tristan Tzara; artisti e intellettuali come lo scultore e il pittore Hans Arp, alsaziano; lo scrittore e filosofo Hugo Ball, tedesco; i francesi Picabia e Duchamp.
Quali sono le caratteristiche del Dadaismo?
- desacralizzazione dell’opera d’arte («L’arte non è una cosa seria» dirà il dadaista Tzara in un suo manifesto). I dadaisti mescolano pittura, scultura, grafica, fotografia; sperimentano le infinite possibilità estetiche offerte dai materiali e dalla loro combinazione. È dal concatenarsi casuale di forme e oggetti che nasce l’opera d’arte, un puro atto estetico, privo di valore economico e di qualsiasi funzione pratica;
- diversa concezione dell’artista e della sua pratica. I ready-made di Duchamp, per esempio, ossia oggetti di uso comune assumono lo status di opera d’arte per il solo fatto che l’artista lo sceglie e lo colloca nello spazio dell’arte, come la “Ruota di bicicletta”;
- provocatoria negazione della letteratura, cosi come dell’arte. Le parole fuoriescono liberamente, spontaneamente, al di là di ogni coerenza logica e sintattica.
Quando termina il Dadaismo?
Diffusosi rapidamente in Europa, il Dadaismo puo ritenersi concluso nel 1924, quando il gruppo (Breton, Eluard, Aragon) che gravitava attorno alla rivista Littérature e che per qualche anno aveva collaborato con Tzara se ne stacca e dà vita al Surrealismo.