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Danni del fumo di sigaretta e patologie

I danni del fumo sono legati alla composizione chimica del tabacco. Il tabacco quando brucia sviluppa un calore di quasi 800 °C e a questa temperatura le sostanze che compongono il fumo si depositano nei polmoni.

Le sostanze inalate con il fumo di sigaretta sono circa 4000, di cui almento 40 sono tossiche. Fra esse ricordiamo i composti catramosi, il monossido di carbonio e la nicotina.

Composti catramosi

I composti catramosi sono un insieme di sostanze cancerogene che si depositano nei bronchi e nei polmoni, ma che ristagnano anche nel naso e nella bocca. Essi sono i principali responsabili di varie forme tumorali ai polmoni, al cavo orale e alla laringe.

Monossido di carbonio

Il monossido di carbonio, una volta inalato, si lega all’emoglobina provocando una minore ossigenazione dei tessuti, un sovraccarico di impegno per il cuore, ma anche la possibile degenerazione adiposa dei vasi sanguigni e la loro calcificazione.

Nicotina

La nicotina è una sostanza chimica appartenente alla famiglia degli alcaloidi, presente nel fumo di digaretta con una percentuale che varia dall’1 al 2%. Una volta inalata, è assorbita velocemente dalle mucose dei bronchioli polmonari. Da qui passa nel circolo sanguigno raggiungendo il fegato e gli organi di tutto il corpo. Nel fegato la nicotina è neutralizzata nel giro di 30 minuti, per questo i fumatori accaniti accendono una sigaretta ogni mezz’ora circa.

Danni del fumo sul sistema nervoso

La nicotina ha ripercussioni sul sistema nervoso.

Essa infatti può provocare un iniziale miglioramento dei processi cognitivi, generando una sensazione diffusa di benessere, una riduzione della tensione nervosa, dello stato ansioso e della paura. Tale effetto euforizzante è dovuto al fatto che essa agisce su particolari recettori cerebrali che innalzano i livelli della dopamina e della noradrenalina (due neurotrasmettitori).

L’aumentato livello di dopamina nelle aree limbiche determina una sensazione di piacere; viceversa, cali dei livelli di dopamina provocano un peggioramento dell’umore e il desiderio sfrenato d fumare, il cosiddetto craving.

Un livello basso di noradrenalina provoca, invece, l’insorgere dei sintomi dell’astinenza, caratterizzata da uno stato di ansia, insonnia e irritabilità.

La nicotina agisce quindi sull’organismo umano creando dipendenza.

Danni del fumo sull’apparato circolatorio

In ogni “boccata” di fumo sono contenute dieci milioni di sostanze irritanti e ossidanti che provocano irritazioni, bronchiti acute e croniche, enfisema e asma.

Danni del fumo sulla gravidanza

Fumare in stato di gravidanza può provocare gravi conseguenze: l’aborto, un parto prematuro, un travaglio e un parto difficoltosi, un basso peso del neonato.

Danni del fumo su pelle, denti e capelli

La pelle di chi fuma non è ben nutrita; spesso è più secca e di colorito più spento. I denti tendono a ingiallire e i capelli presentano meno brillantezza.

Danni del fumo e fertilità

Si possono manifestare disturbi della fertilità maschile, con disfunzioni erettili e impotenza, che si manifestano nel lungo periodo. Essi sono più frequenti in chi fuma da molti anni.

Nella donna, oltre ai disturbi della fertilità – minor numero di ovociti fecondabili -, si possono verificare aumento dei dolori mestruali e inizio precoce della menopausa.

Danni per i fumatori passivi

Anche chi non fuma direttamente ma è circondato da fumatori non è esente da rischi e danni per la salute.

Il fumo passivo può comunque favorire patologie polmonari e tumori, seppure in misura ridotta. Ne è prova il fatto che i figli di fumatori sono percentualmente colpiti da tali patologie in misura maggiore rispetto ai figli di non fumatori.

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