Le divinità greche sono moltissime perché gli antichi Greci erano politeisti, cioè credevano in molti dèi.
Quali sono le caratteristiche degli dèi greci?
Gli dèi greci avevano il dono dell’invisibilità e dell’immortalità ma erano immaginati simili agli uomini nell’aspetto e nel comportamento. Come i mortali infatti le divinità greche erano soggetti alle passioni e ai sentimenti, inoltre come gli uomini, dormivano e mangiavano; il loro cibo era il nettare e la loro bevanda era l’ambrosia.
Gli dèi dell’Olimpo
Le divinità greche più importanti vivevano sul Monte Olimpo, un alto massiccio montuso della Grecia tra la Tessaglia e la Macedonia, sempre coperto di nubi. Gli dèi dell’Olimpo spesso scendevano dal Monte Olimpo per seguire le vicende umane e modificarle. Le divinità minori stavano invece nei mari, nei boschi, nei fiumi.
I Greci celebravano i loro dèi con giochi, offerte, feste, concorsi di musica e poesia.
Le principali divinità greche nomi
Zeus
Zeus – Giove per i Romani – è il signore degli dèi, dio del Cielo e della Terra. È figlio di Rea e Crono, il dio che divora tutti i suoi figli. Per questo alla nascita la madre lo ha nascosto in una grotta sul monte Ida e lì la capra Amaltea lo ha allevato. Una volta adulto, affronta Crono e i Titani, gli dèi più antichi, li sconfigge e afferma in modo definitivo il proprio dominio sul cosmo.
Sposa sua sorella Era, ma più di cento sono le donne, dee o mortali, da lui amate, da cui ha avuto moltissimi figli.
Zeus protegge la famiglia e le istituzioni; è il custode della giustizia, della lealtà dei patti e dell’ospitalità.
È rappresentato con barba folta e chioma abbondante, spesso ornata con una corona di quercia, albero a lui sacro. Suo tipico attributo è il fulmine.
Era
Era – Giunone per i Romani – è sorella e moglie di Zeus. Insieme generano quattro figli: Efesto, Ares, Ebe (coppiera degli dèi) e Ilizia (protettrice delle partorienti). È protettrice del matrimonio, dell’amore coniugale e del parto. È famosa per la sua grande gelosia e per il suo carattere vendicativo.
Atena
Atena – Minerva per i Romani – figlia di Metis e Zeus, nasce dalla testa del padre. È rappresentata come una dea guerriera. È anche dea della saggezza e protettrice delle arti e dei mestieri, in particolare la tessitura e il ricamo. Protegge la città di Atene che da lei prende il nome. Suo attributo principale è la civetta.
Apollo
Apollo è figlio di Zeus e di Leto (Latona per i Romani) e fratello gemello di Artemide. È sempre rappresentato giovane e bello. È il dio del Sole, della musica, delle arti, della poesia. Protegge inoltre viandanti e marinai. Ha facoltà divinatorie e profetiche che esprime attraverso i suoi oracoli (il più noto dei quali è l’oracolo di Delfi).
Il suo figlio più noto è Asclepio (Esculapio per i Romani), dio della medicina.
L’alloro è la pianta sacra al dio, e di alloro si incoronavano i poeti, pure a lui sacri.
Artemide
Artemide – Diana per i Romani – è sorella gemella di Apollo, quindi è anche lei figlia di Zeus e Leto. È la dea della caccia. Armata di arco e frecce, protegge le foreste e gli animali selvatici. Le è sacro il cervo.
Afrodite
Afrodite – Venere per i Romani – è nata dalla spuma del mare. È la dea dell’amore, della bellezza e della fertilità. Moglie di Efesto (Vulcano per i Romani) è però innamorata di Ares da cui ha avuto il figlio Eros (Cupido per i Romani) rappresentato come un bambino dotato di ali e frecce con le quali colpisce uomini e dèi, spingendoli a innamorarsi. Invece, dall’unione di Afrodite con il mortale Anchise, principe troiano, è nato Enea, l’eroe protagonista dell’Eneide, il celebre poema di Virgilio.
Ares
Ares – Marte per i Romani – è figlio di Zeus e di Era. È il dio della guerra. Ha un carattere tempestoso, violento, feroce e sanguinario. Secondo Omero fu amante di Afrodite quando questa era già moglie di Efesto. Altre tradizioni invece lo vogliono sposo di Afrodite.
Poseidone
Poseidone – Nettuno per i Romani – è figlio di Crono e Rea e fratello di Zeus. È il dio del mare, dei maremoti e dei terremoti. Per questo è solitamente rappresentato con il tridente, con il quale provoca le onde e i terremoti. Vive in un maestoso palazzo in fondo al mare. Ha molti figli, tra essi: Arione, cavallo dalla parola umana e con le zampe simili a gambe umane; Pegaso, il magnifico cavallo alato; il ciclope Polifemo. Gli sono sacri il cavallo e il toro.
Ermes
Ermes – Mercurio per i Romani – è figlio di Zeus e della ninfa Maia. È il messaggero degli dèi. Indossa calzari alati e porta sempre con sé il caduceo, un bastone d’oro con due serpenti intrecciati e due ali alla sommità, che diventa il suo simbolo. È anche accompagnatore dei morti nell’Ade; dio dell’eloquenza e protettore dei viandanti, dei mercanti e dei ladri; è il dio protettore delle palestre e degli stadi.
Efesto
Efesto – Vulcano per i Romani – è figlio di Zeus ed Era. Zoppo e deforme, è il dio del fuoco e fabbro degli dèi. La sua officina è situata dentro il vulcano Etna e i Ciclopi sono i suoi aiutanti. Secondo Omero è lo sposo di Afrodite, che però lo tradisce con Ares.
Dioniso
Dioniso – Bacco per i Romani – è figlio di Zeus e di una donna mortale, Semele. È il dio del vino e dell’ebbrezza. Solitamente è rappresentatto alla testa di un corteo festante, allietato da cori, musica e danze.
Ade
Ade – Plutone per i Romani – è fratello di Zeus e Poseidone. È il dio degli Inferi, cioè dell’oltretomba. Ha rapito Persefone, figlia di Demetra, e l’ha resa sua sposa. Demetra vive per metà dell’anno negli Inferi assieme al suo sposo Ade e per l’altra metà dell’anno sulla Terra con sua madre Demetra.