Il Divisionismo è un movimento artistico che si afferma in Italia tra la fine dell’Ottocento e il 1915. Ebbe il suo centro a Milano.
Pittori divisionisti
I principali interpreti del Divisionismo italiano furono: Giuseppe Pelizza da Volpedo (1868-1907), Giovanni Segantini (1858- 1899), Gaetano Previati (1852-1920), Angelo Morbelli (1853-1919), Emilio Longoni (1859-1932).
Giovanni Segantini è forse il più noto pittore divisionista. Il suo dipinto Le due madri è considerato un capolavoro del Divisionismo.
Perché si chiama Divisionismo?
Il termine deriva dalla tecnica pittorica utilizzata nella pittura divisionista. Infatti, respingendo il sistema tradizionale di mescolare i colori sulla tavolozza per ottenere una grande varietà di sfumature, i pittori divisionisti accostavano i singoli colori allo stato puro, senza mescolarli.
Qual è la differenza tra Divisionismo e Puntinismo?
La tecnica divisionista derivava da quella sperimentata dai Puntinisti francesi, ma ai piccoli punti si sostituisce una tecnica molto accurata, fatta di pennellate di colore puro, minute, filamentose e vibranti, con le quali i pittori divisionisti riuscivano a creare atmosfere più luminose e meno statiche.
I pittori divisionisti conferirono inoltre alle loro opere importanti significati simbolici, religiosi, politici e sociali.
Ad esempio, ne Il quarto stato di Pelizza da Volpedo, realizzato con la tecnica divisionista, simbolicamente la folla, illuminata da un sole frontale, emerge dallo sfondo buio, a testimoniare la sua marcia verso un avvenire carico di speranza.