E caddi come corpo morto cade. Si tratta del verso 142, verso conclusivo, del V canto dell’Inferno di Dante.
Qual è il significato di questo verso: E caddi come corpo morto cade?
Parafrasando il verso è «E caddi come cade un corpo morto». A pronunciare questo verso, oramai divenuto proverbiale nella lingua italiana, è Dante che, sopraffatto dal turbamento provocato dal racconto di Francesca da Rimini, riguardo la triste vicenda tra lei e Paolo («Galeotto fu il libro e chi lo scrisse»), sviene cadendo come se fosse un cadavere, a peso morto.
Di che tipo di figura retorica si tratta?
Si tratta di una similitudine, perché si pone un paragone e sta a significare: e caddi come un corpo privo di vita.
Perché Dante sviene e cade come un corpo morto?
Il giudizio di Dante su Paolo e Francesca, posti nel V canto dell’Inferno tra i lussuriosi, è basato sul suo senso del peccato.
L’adulterio veniva a quel tempo considerato peccato grave e Dante giudica Paolo e Francesca negativamente, ma li compatisce anche e soffre con loro perché il poeta si sente particolarmente coinvolto, soprattutto perché in gioventù ritiene di aver coltivato e celebrato, nelle sue rime cortesi e stilnovistiche, un amore imperfetto, mondano per Beatrice.
La vergogna di Dante cresce, in particolare, quando Francesca solleva il tema della responsabilità degli scrittori, che li hanno spinti verso il peccato («Galeotto fu il libro e chi lo scrisse»). Un turbamento che, unito alla compassione per i giovani dannati, annienta infine i sensi del poeta e sviene.
