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Egemonia tebana in Grecia (371-362 a.C.)

Con l’espressione egemonia tebana s’intende il periodo di tempo in cui la città di Tebe dominò la Grecia. Essa ebbe vita breve: dalla battaglia di Leuttra nel luglio del 371 a.C., combattuta tra Spartani e Tebani (e che sancì la fine del’egemonia spartana), alla battaglia di Mantinea nel 362 a.C.

Come ha inizio l’egemonia tebana

Nel 379 a.C. un gruppo di esuli tebani, si ribellano all’egemonia spartana su Tebe e sotto la guida di due abili generali, Pelopida ed Epaminonda, liberano Tebe dalla presenza spartana e formano la lega di Tebe che raccoglie le città della Beozia.

La battaglia di Leuttra segna l’inizio dell’egemonia tebana

Nel 371 a.C. a Leuttra, in Beozia, ha luogo lo scontro decisivo: i tebani guidati da Pelopida ed Epaminonda vincono gli spartani, che per la prima volta nella loro storia, sono sconfitti in campo aperto.

Una volta ridimensionata Sparta, Pelopida ed Epaminonda capiscono che, per garantirsi il predominio sulla Grecia, Tebe deve dimostrare la sua forza nell’Egeo e anche oltre. I tebani, dunque, allestiscono una flotta e organizzano una spedizione a Bisanzio (364 a.C.), una città strategica per controllare i rifornimenti di cereali provenienti dal Mar Nero. L’iniziativa ha successo e i tebani riescono anche a prendere il controllo della Tessaglia; durante questa impresa, però, Pelopida rimane ucciso nella battaglia di Cinoscefale (364 a.C.).

Il crescente potere di Tebe comincia a impensierire le altre città. Così Sparta e Atene, le due eterne nemiche, decidono di coalizzare quel che resta delle loro forze per bloccare l’ascesa di Tebe.

La battaglia di Mantinea segna la fine dell’egemonia tebana

Lo scontro decisivo tra i due schieramenti ha luogo nel 362 a.C. a Mantinea, alleata di Sparta e Atene, in Arcadia. Nella battaglia di Mantinea (362 a.C.) l’esercito di Tebe ottiene un’altra vittoria, ma nella mischia perde la vita Epaminonda.

Rimasta priva di una salda guida politica e militare, povera di risorse economiche e finanziarie, Tebe abbandona ogni progetto di egemonia.

Nessuna polis greca è ormai in grado di guidare le altre. Di questa situazione ne sa approfittare la Macedonia, un regno che sta emergendo ai confini settentrionali della Grecia.

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