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Engels, Friedrich biografia, opere, pensiero

Friedrich Engels nasce a Barmen, il 28 novembre 1820, in una ricca famiglia di industriali luterani, destinato a continuare l’opera del padre.

Gli anni della gioventù

Nel 1841 Engels si reca a Berlino per compiervi il servizio militare e lì entra in contatto con i giovani della sinistra hegeliana (Bauer, Strauss, Ruge, Stirner).

Nel 1842 pubblica anonimo Schelling e la rivelazione: criticando l’idealismo, sostiene l’inconciliabilità tra rivelazione e filosofia.
Nello stesso anno a Colonia, presso la redazione della Rheinische Zeitung, incontra per la prima volta Marx.

Il soggiorno inglese

Subito dopo parte per Manchester, dove suo padre possiede una manifattura tessile. Qui, a contatto diretto con la vita degli operai inglesi, può osservare e descrivere quei fenomeni sociali oggetto della sua famosa opera La situazione della classe operaia in Inghilterra (1845). Con questa opera Engels si afferma come il fondatore della sociologia operaia.

Durante questo soggiorno inglese si lega ai circoli cartisti e owenisti.

Il sodalizio di Engels con Marx

Da un nuovo incontro con Marx a Parigi (1844) nasce uno stretto sodalizio che si interromperà solo con la morte di Marx.

Insieme scrivono:

  • La sacra famiglia (1845), critica dei giovani hegeliani;
  • L’ideologia tedesca (1845-1846), pubblicata integralmente per la prima volta solo nel 1932, nell’URSS, e in cui sono esposti i capisaldi del materialismo storico;
  • il Manifesto del  partito comunista (1848).

Nella primavera del 1848, Engels torna in Germania insieme con Marx e numerosi compagni della Lega dei comunisti, per prendere parte alla rivoluzione appena iniziata. Si stabilisce a Colonia e collabora alla Neue Rheinische Zeitung (1848- 1849), di cui Marx è redattore capo.

Partecipa dapprima alla sollevazione operaia di Barmen, sua città natale; quindi, nel Palatinato, alle operazioni del corpo di volontari comandato dall’ex ufficiale prussiano Willich, rivelando in questa occasione grandi capacità tattiche.

Dopo il fallimento della rivoluzione, ripara in Svizzera, in Francia e infine a Manchester. Qui, riprende a lavorare nella fabbrica del padre, per garantire a Marx, impegnato nella stesura del Capitale, l’indipendenza economica.

Nel 1870, Engels abbandona l’attività industriale e si trasferisce a Londra. Si dedica integralmente agli studi, stringendo la collaborazione con Marx al punto che è spesso difficile stabilire esattamente quale sia stato il suo apporto alle opere pubblicate dallo stesso Marx.

Accanto all’attività di studioso, conduce un’instancabile opera politica quale dirigente della prima e seconda Internazionale.

In questi anni e fino alla morte (Londra, 5 agosto 1895), Engels mantiene stretti contatti con i socialisti tedeschi, che accoglie in più riprese a Londra, e con gli esponenti del movimento operaio mondiale.

Nel 1890 entra in corrispondenza con Antonio Labriola; nel 1891 con Filippo Turati.

Gli ultimi anni di Engels

Durante l’ultimo periodo della sua vita, scrive:

  • La rivoluzione scientifica del signor Eugen Dühring (1878), opera nota con il titolo di Antidühring;
  • La dialettica della natura (1873- 1883, pubblicata per la prima volta nell’URSS nel 1925), in cui cerca di applicare il materialismo dialettico alle leggi della natura;
  • Ludwig Feuerbach e il punto d’approdo della filosofia tedesca (1886), in cui espone l’origine e lo svolgimento del materialismo dialettico attraverso il superamento di Hegel, di Feuerbach e della sinistra hegeliana.
  • infine, si dedica alla pubblicazione delle opere postume di Marx, e in particolare della seconda e terza sezione del Capitale.

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