Enigma della Sfinge, significato e soluzione – mitologia greca
La Sfinge nella mitologia greca è raffigurata come un essere mostruoso con il volto di donna, il corpo di leone e le ali di uccello rapace.
Giunone, moglie di Giove, ha inviato il mostro nella città di Tebe come punizione di un’offesa ricevuta dal re Creonte.
La Sfinge si è insediata su un’alta rupe che domina la strada e di là ferma i passanti, ai quali proponeva questo enigma: «Qual è l’animale che di mattina cammina a quattro zampe, a mezzogiorno con due e alla sera con tre?».
Quelli che non sanno risolvere l’enigma sono immediatamente divorati dalla Sfinge sanguinaria. Poiché nessuno è ancora riuscito a fornire la risposta esatta, grande è ormai la strage dei Tebani.
Un giorno Edipo, giovane intraprendente e di grande ingegno, si trova a passare di là e risolve il terribile indovinello con grande facilità: «L’animale è l’uomo che da bambino procede con quattro zampe, da adulto cammina sulle due gambe; da vecchio usa un bastone come sostegno».
La Sfinge, battuta da quel giovane dalla risposta pronta e furiosa per la sconfitta, si lancia giù dalla rupe e muore.
Edipo, che ha liberato il paese dal mostro, è accolto a Tebe come un trionfatore. In obbedienza all’editto di Creonte, è incoronato re e sposa Giocasta.
In tal modo, senza che egli lo sappia, si avvera anche la seconda parte di ciò che l’oracolo ha predetto (per un approfondimento clicca qui).