Il faraone egizio era il re dell’Egitto. Era considerato il figlio del dio Ra e quindi una divinità egli stesso. Inoltre gli Egizi pensavano che fosse protetto dal dio-falco Horus, figlio di Osiride e Iside.
Ogni sua volontà era legge e tutto ciò che esisteva in terra d’Egitto gli apparteneva: gli uomini, gli animali, i campi, i raccolti, le cose. Decideva della vita e della morte di tutti i suoi sudditi.
Era considerato colui che regolava le piene del fiume Nilo, l’abbondanza dei raccolti, l’ordine dell’Universo.
Il faraone egizio aveva un potere assoluto, cioè senza limiti. Aveva compiti importanti:
- governava il Paese;
- comandava i soldati durante le guerre;
- organizzava il lavoro nei campi;
- organizzava il commercio con gli altri Paesi;
- decideva la costruzione di canali;
- stabiliva le tasse che i sudditi dovevano pagare, ossia la quantità di prodotti che dovevano dargli e i lavori che dovevano svolgere per lui senza essere pagati;
- pregava le divinità e celebrava le cerimonie religiose con l’aiuto dei sacerdoti.
Il faraone dell’antico Egitto poteva avere più mogli, ma solo una era scelta come “grande sposa reale”, che lo affiancava nelle cerimonie e negli eventi importanti.
Il faraone egizio si faceva vedere raramente dal popolo e, quando lo faceva, era sempre vestito e truccato.
A imitazione degli dèi egizi, che portavano la barba, indossava una barba finta, fissata al mento da un nastro legato dietro le orecchie.
In testa indossava a volte un copricapo di stoffa chiamato Nemes, a righe oro e blu. Nella parte frontale del Nemes si trovava l’Ureo, a forma di cobra, serpente sacro simbolo del potere supremo, che aveva lo scopo di proteggere il sovrano dai suoi nemici.
Sul capo portava la doppia corona, rossa e bianca, per simboleggiare l’unità del regno: il rosso richiamava il papiro, emblema del Basso Egitto; il bianco era il color del fior di loto, simbolo dell’Alto Egitto.
Indossava un pettorale d’oro e pietre preziose, che rappresentava le ricchezze del re.
Nelle mani reggeva i simboli del suo potere:
- il pastorale, un bastone ricurvo (tipico dei pastori), simbolo di saggezza, che rappresentava la capacità del faraone di proteggere i suoi sudditi e di essere la loro guida;
- il flagello, un bastone con delle strisce di stoffa a un’estremità (simile a una frusta usata per battere il grano), che rappresentava il potere del faraone sui campi coltivati e sulle persone.