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Fare un putiferio: significato e origine

Fare un putiferio significa creare un finimondo o fare una scenata rumorosa. Pochi sanno, però, che il modo di dire Fare un putiferio ha a che fare con la storia di Giuseppe, il penultimo dei dodici figli di Giacobbe.

Giuseppe e la moglie di Putifarre

Si tratta di un episodio biblico tratto dal Libro della Genesi.

Giuseppe, venduto dai fratelli come schiavo, fu portato in Egitto e acquistato da Putifarre o Potifar, capo delle guardie del faraone. La moglie di Putifarre tentò di sedurre Giuseppe, che la respinse. Nella casa di Putifarre nacque quindi un… putiferio!

La moglie di Putifarre arrivò ad accusare il poveretto di aver cercato di molestarla e fece una scenata chiassosa con il marito, che alla fine fece rinchiudere l’innocente Giuseppe in carcere.

Giuseppe e il faraone

Giuseppe rimase in prigione per due anni. Dopo due anni, infatti, il faraone, essendo tormentato da un sogno ricorrente a cui nessuno dei suoi indovini riusciva a dare una spiegazione, su suggerimento del coppiere, fece liberare Giuseppe affinché desse la sua interpretazione.

Il sogno riguardava sette mucche grasse divorate da sette mucche magre e sette spighe rigonfie di chicchi mangiate da sette spighe arse e rinsecchite. Interpretando il sogno con l’aiuto di Dio, Giuseppe predisse al faraone sette anni di grande abbondanza per l’Egitto, cui avrebbero fatto seguito sette anni di carestia. Suggerì allora al faraone di fare riserva di un quinto del grano durante il periodo dell’abbondanza, per poi utilizzarlo nel tempo della carestia.

Il faraone, colpito dall’intelligenza e dall’abilità di Giuseppe, ripose in lui la sua fiducia e lo nominò vice-re d’Egitto, secondo solo al faraone, perché realizzasse quanto aveva suggerito.

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