Ferdinando Magellano (Sabrosa, 17 ottobre 1480 – isola di Mactan, 27 aprile 1521) è il navigatore che realizzò il primo giro del mondo.
Il suo scopo era quello di trovare il passaggio ad Ovest per raggiungere le isole Molucche (arcipelago del Pacifico tra l’isola di Celebes e la Nuova Guinea), che tutti a quel tempo preferivano chiamare le Isole delle Spezie.
Al tempo di Ferdinando Magellano l’intera Europa aveva bisogno di spezie: zenzero, cannella, chiodi di garofano e soprattutto pepe. Le spezie servivano a variare in molti modi i sapori, e inoltre conservavano e disinfettavano i cibi, in un tempo in cui non c’erano certo né norme igieniche né frigoriferi.
Chi riusciva a far arrivare un carico di spezie in un punto qualunque d’Europa, diventava ricco di colpo, anche se ad arrivare era solo una partita su tre; infatti, ciò che alle Molucche, il luogo di produzione, si pagava solo cinque o dieci, in Europa si vendeva a cinquecento.
La spedizione di Ferdinando Magellano
Salpato da Siviglia il 10 agosto 1519, il portoghese Ferdinando Magellano giunse in Patagonia nell’ottobre 1520. Individuato uno stretto e tortuoso passaggio – cui diede il proprio nome (lo Stretto di Magellano) – lo attraversò sfociando nell’Oceano Pacifico. Il 16 marzo 1521 sbarcò sull’isola di Homonhon, a sud-est dell’isola di Samar, nelle Filippine (ma allora note come Isole di San Lazzaro).
Qui la mattina del 27 aprile 1521 Ferdinando Magellano viene ucciso durante uno scontro (la battaglia di Mactan) dagli uomini di Lapu-Lapu, capo dell’isola di Mactan.
Antonio Pigafetta
Morto Magellano, il viaggio venne proseguito dal secondo ufficiale, l’italiano Antonio Pigafetta. Questi raggiunse le isole Molucche il 6 novembre 1521. Lì incontrò altri portoghesi che vi erano arrivati dalla parte opposta, seguendo la rotta orientale: era la prova materiale che la Terra era sferica ed era possibile circumnavigarla.
Il 6 settembre 1522 l’unica nave superstite della spedizione di Ferdinando Magellano, la Victoria, rientrò nel porto di Siviglia.
Il costo umano della spedizione, durata quasi tre anni e percorrendo ben 43 400 miglia, fu altissimo: dei 265 partecipanti ne sopravvissero meno di una ventina.
La storia del viaggio di Ferdinando Magellano è nota grazie agli appunti del secondo ufficiale, il vicentino Antonio Pigafetta. Egli fu capace, fra privazioni, battaglie e tragedie, di restare al suo posto; di prendere nota giorno dopo giorno della grande impresa che stava vivendo, dando così gloria a Ferdinando Magellano (al quale va tutto il merito dell’impresa); lo difese contro i suoi nemici, narrando al suo ritorno le cose come realmente si svolsero.