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Focalizzazione o punto di vista del narratore

La focalizzazione o punto di vista del narratore è l’atteggiamento che egli assume nei confronti degli eventi che racconta e dei personaggi che ne sono protagonisti.

Sono possibili tre punti di vista o focalizzazioni.

Punto di vista illimitato o a focalizzazione zero, quando il narratore:

  • ne sa più dei personaggi o comunque è in grado di raccontare sia quello che essi vedono o sanno, sia quanto essi non possono sapere;
  • conosce i loro intimi pensieri senza che essi li esprimano;
  • vede quello che essi non vedono;
  • sa spiegare quello che essi non sanno spiegare;
  • conosce tutto del passato e delle vicende dei personaggi.

Il narratore in questo caso è un narratore onnisciente (che sa tutto).
Romanzi con narratore onnisciente sono in genere quelli ottocenteschi, come I promessi sposi.

Punto di vista parziale e limitato o a focalizzazione interna (narratore interno) quando:

  • il narratore sa solo quanto sanno i personaggi o il personaggio di cui adotta il punto di vista;
  • la conoscenza che ha degli eventi e dei personaggi è quindi parziale e limitata ed egli apprende le cose a mano a mano che le apprende il suo personaggio.

Punto di vista rigorosamente esterno o a focalizzazione esterna (narratore esterno) quando il narratore:

  • è soltanto uno spettatore estraneo alla storia;
  • si limita a narrare i fatti come accadono, senza riferire ciò che provano o pensano i personaggi;
  • si limita a registrare i dialoghi dei personaggi e a descrivere le loro azioni e i luoghi in cui agiscono mantenendosi rigorosamente esterno ai fatti.

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