Forma attiva e passiva del verbo
Per quanto riguarda la forma, il verbo può avere:
- forma attiva quando il soggetto compie l’azione. Per esempio:
Il medico visita il malato.
Il cane insegue il gatto.
Lo studente legge il libro.
- forma passiva quando il soggetto subisce l’azione da parte di qualcuno che è detto “agente”. Per esempio:
Il malato è visitato dal medico.
Il gatto è inseguito dal cane.
Il libro è letto dallo studente.
Come si costruisce la forma passiva del verbo
Come puoi vedere la forma passiva si costruisce premettendo al participio passato le voci dell’ausiliare essere, ma possono essere utilizzati altri verbi in funzione di ausiliari:
–venire: La vittima venne estratta dall’auto.
–andare: Tutti i suoi beni andarono perduti.
–finire: Il ciclista finì travolto da un’auto.
–restare/rimanere: Una donna rimase ferita dal crollo del tetto.
Il si passivante
Limitatamente alla 3ª persona singolare e plurale, la forma passiva del verbo si può formare anche con la particella si premessa alla 3ª persona singolare e plurale del verbo di forma attiva: All’improvviso si sentì (= fu sentita) una voce.
Questo si che serve per formare il passivo è detto si passivante.
Forma attiva o forma passiva?
Ricorda!!!
I verbi transitivi hanno sia la forma attiva sia la forma passiva.
I verbi intransitivi hanno solo la forma attiva.
In caso di dubbio, per stabilire se si ha a che fare con una forma passiva o con un tempo composto di un verbo intransitivo, usa questo accorgimento:
sostituisci il verbo essere col verbo venire. Se la frase continua ad avere senso logico e chiaro, puoi essere certo di trovarti di fronte a un verbo passivo. In caso contrario, ti trovi di fronte a un verbo intransitivo di forma attiva.
Ad esempio, nella frase Io sono invidiato da molti, la forma verbale è passiva, perché puoi sostituirla con vengo invidiato.
Invece nella frase Mario è accorso al capezzale di suo padre, la forma verbale non è passiva, perché non può essere sostituita da viene accorso.