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Francisco Franco riassunto del dittatore spagnolo

Francisco Franco nato a El Ferrol, in Galizia, il 4 dicembre 1892 e morto a Madrid il 20 novembre 1975 è stato il Capo dello Stato spagnolo durante la dittatura ispirata al fascismo protrattasi dal 1939 al 1975 e che da lui prese il nome di Franchismo.

Francisco Franco riassunto

Francisco Franco a 14 anni intraprese la carriera militare, entrando nell’Accademia Militare di Toledo. Cinque anni più tardi diventò ufficiale e prese parte a campagne coloniali in Marocco. La carriera è rapida e brillante: nel 1923 è nominato tenente colonnello; due anni dopo colonnello e nel 1926 generale di brigata. Nel 1935 viene nominato Capo di Stato Maggiore.

La sua insurrezione contro la Repubblica democratica ebbe inizio il 17 luglio 1936. La Guerra civile spagnola (1936-1939) si concluse di fatto il 28 marzo 1939, giorno in cui Franco riuscì a entrare a Madrid. Anche se la sua vittoria era risultata possibile solo grazie all’appoggio militare italiano e tedesco, il governo spagnolo non partecipò alla seconda guerra mondiale, a causa delle difficili condizioni economiche in cui la Spagna si trovava al termine della guerra civile. Franco si limitò a fornire assistenza logistica alla Germania, permettendo ad esempio ai sottomarini tedeschi di sostare al largo delle coste iberiche.

Al termine del secondo conflitto mondiale la Spagna di Francisco Franco si ritrovò esclusa sia dal Piano Marshall sia dalla partecipazione all’ONU, perché per gli Alleati il regime di Franco rappresentava un residuo di quei regimi totalitari (fascismo, nazismo e stalinismo) che avevano minacciato la pace e la stabilità del mondo. Ciò ebbe un impatto significativo sull’isolamento internazionale della Spagna e sulla sua economia, già pesantemente colpita dalle conseguenze della guerra civile.

Nel 1947 il dittatore Franco restaurò formalmente la monarchia, ma di fatto il potere restò a lui. Questa scelta può essere considerata come il tentativo di conferire legittimità al regime franchista e di consolidare la sua posizione in campo internazionale.

Durante gli anni della Guerra Fredda si erse come strenuo oppositore del comunismo e si schierò dalla parte degli americani, permettendo l’apertura di basi militari e aeree in Spagna controllate dagli statunitensi, in cambio di aiuti militari e sostegni economici.

Infine, nel 1955, la Spagna fu finalmente accettata nelle Nazioni Unite e il Paese poté così entrare a far parte della comunità internazionale e molti Paesi europei, tra cui l’Italia, cercarono di ripristinare i rapporti con Franco, ponendo fine all’isolamento diplomatico.

Il Caudillo (cioè il “Condottiero”, soprannome analogo a Duce e Fuhrer) mantenne il potere fino alla morte, avvenuta il 20 novembre 1975, a 82 anni, per complicanze legate al morbo di Parkinson, di cui soffriva da anni.

Nel 1969 aveva indicato il principe Juan Carlos di Borbone, nipote del vecchio re Alfonso XIII, come suo successore nel ruolo di Capo di Stato. Egli fin dall’inizio dichiarò di voler introdurre in Spagna la democrazia.

Oggi, la Spagna è una monarchia costituzionale (come l’Inghilterra). Il potere legislativo spetta al Parlamento (Cortes), composto dal Congresso dei deputati e dal Senato, entrambi eletti a suffragio universale. Il potere esecutivo è esercitato dal Governo, guidato da un presidente designato dal Parlamento e nominato dal re. Ogni decisione del sovrano deve essere approvata dal Parlamento, verso cui il Governo è responsabile.

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Franchismo in Spagna caratteristiche.

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