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Chi erano i Germani: società, diritto, religione

I Germani non erano un popolo unitario, ma comprendevano diverse popolazioni guerriere stanziate da secoli nell’Europa centro-settentrionale e orientale: Angli, Sassoni, Alamanni, Burgundi, Ostrogoti (Goti dell’Est) e Visigoti (Goti dell’Ovest), Franchi, Vandali, Longobardi, e molti altri.

Nel V secolo d.C. si videro costrette a fuggire verso Sud e verso Ovest a causa dell’arrivo degli Unni, un popolo proveniente dall’Asia centrale.

Perché i Germani venivano chiamati barbari?

I Romani chiamavano tutte queste popolazioni germaniche semplicemente «germani» o «barbari». «Barbaro» era una parola ereditata dai Greci, con la quale venivano indicati gli stranieri, cioè coloro che parlavano una lingua incomprensibile e appartenevano a un’altra cultura ritenuta inferiore.

Usi e costumi dei Germani

I popoli germanici vivevano in villaggi costituiti da capanne di paglia e fango. Erano nomadi e si spostavano periodicamente in cerca di territori fertili, su cui praticare l’agricoltura, la caccia e la pastorizia. Erano anche abili artigiani: lavoravano il cuoio, il legno, i metalli per realizzare armi, attrezzi, utensili, gioielli, vasellame. La loro attività principale era però la guerra a scopo di razzìa.

Non conoscevano l’uso della moneta e quindi scambiavano i prodotti con il sistema del baratto.

La società dei Germani

L’organizzazione sociale era abbastanza semplice: era struttura in clan (gruppi familiari molto estesi) divisi in tribù, governate da un re eletto dall’assemblea dei guerrieri.

Al loro interno erano divisi in vari gruppi o classi sociali: c’erano i nobili, il gruppo sociale più potente, si ritenevano i discendenti degli dei; gli uomini liberi, erano i soli a poter usare le armi al pari dei nobili; i semiliberi, lavoravano alle dipendenze delle prime due classi; infine, gli schiavi, l’ultimo gruppo sociale, solitamente prigionieri di guerra.

Le donne erano sottoposte alla potestà prima del padre e poi dei marito. Si occupavano di attività domestiche, ma spesso seguivano gli uomini impegnati in guerra, preparando il cibo e curando i feriti. In caso di adulterio, venivano pubblicamente frustate e poi cacciate di casa.

Il diritto germanico

Poiché non conoscevano la scrittura, non avevano leggi scritte ma tramandate oralmente; si facevano giustizia con la faida, cioè la vendetta personale. Il colpevole poteva evitare la vendetta con un pagamento in denaro, il guidrigildo. Per stabilire, invece, il torto o la ragione si ricorreva all’ordalia.

Che cosa hanno inventato i germani?

Abili guerrieri a cavallo, inventarono la sella e le staffe (appese ai due lati della sella, servono per montare a cavallo), e indossavano comode brache, una specie di pantaloni che avvolgevano le gambe.

Diffusero l’uso di conservare il vino in botti di legno e non in anfore di terracotta, come facevano i Romani.

La religione

Questi popoli germanici erano politeisti. Credevano nelle forze della natura. Gli dei risiedevano nel Walhalla, il paradiso dei guerrieri morti in battaglia; il dio della guerra Odino o Wotan era il re degli dei. Un altro dio importante era Thor, il cui nome significa «tuono», figlio di Odino; signore del lampo e del tuono, era il protettore dei fabbri e dei marinai.

A contatto con i Romani, però, i Germani si convertirono gradualmente al Cristianesimo.

Perché i Germani invasero l’Impero romano?

Per molto tempo i Romani riuscirono a tenere i Germani fuori dai confine dell’impero. Poi, però, la situazione precipitò a causa di un imponente movimento migratorio, provocato dall’arrivo dall’Asia di un popolo di guerrieri nomadi: gli Unni.

Gli Unni nel V secolo d.C. attaccarono i villaggi dei Germani. Essi si spostarono allora dentro il confine dell’impero di Roma. Una volta entrati nell’impero di Roma iniziarono le invasioni barbariche.

Le invasioni barbariche

I Visigoti arrivarono fino a Roma, la saccheggiarono (410 d.C.) e andarono a stabilirsi in Spagna. I Vandali assediarono e distrussero nuovamente Roma nel 455 d.C. Infine, nel 476 d.C. il re degli Eruli Odoacre conquistò l’Italia e depose il giovane imperatore Romolo Augustolo: fu la fine dell’Impero romano d’Occidente e sorsero i regni romano-germanici.

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