I Giardini pensili dell’antica Babilonia sono considerati una delle sette meraviglie del mondo antico. Tuttavia ancora non sono stati trovati resti a dimostrazione della loro esistenza.
Secondo quanto riportato da autori greci e latini, i giardini pensili babilonesi ornavano la terrazza del palazzo reale di Babilonia, probabilmente nei pressi della Porta di Ishtar, principale accesso della città. Erano visibili da qualsiasi zona della città.
A ordinare la costruzione dei giardini di Babilonia fu il re Nabucodonosor II intorno al 590 a.C. Egli fu il sovrano più importante del secondo impero babilonese. Desiderava che sua moglie Amytis non rimpiangesse la Persia, regione di cui era originaria, ricca di vegetazione.
I Giardini pensili di Babilonia erano costituiti da una serie di terrazze sopraelevate, disposte a vari livelli, collegate da larghe scalinate. Erano irrigati artificialmente mediante un complesso sistema di cisterne e condutture. L’acqua era prelevata dal vicino fiume Eufrate.
In questi giardini vi crescevano alberi e piante portati a Babilonia da tutte le parti del mondo. Formavano piccole oasi, con ruscelli, cascate e laghetti.
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