Giovanna di Castiglia, detta Giovanna la Pazza (Toledo 1479-Tordesillas 1455), era figlia dei Re Cattolici (titolo a loro dato nel 1494 dal papa Alessandro VI Borgia) Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona. Giovanna fu regina di Castiglia dal 1504 e di Aragona dal 1516, regni dalla cui unione si è evoluta la Spagna moderna.
Il matrimonio tra Giovanna di Castiglia e Filippo d’Asburgo detto il Bello
Educata in maniera rigida e austera dalla madre Isabella I di Castiglia (detta Isabella la Cattolica), all’età di diciassette anni Giovanna venne data in sposa a Filippo d’Asburgo detto il Bello (1478-1506), figlio dell’imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano I d’Asburgo.
In undici anni di matrimonio, i due ebbero sei figli (due dei quali Carlo e Ferdinando futuri imperatori). Il loro non fu un matrimonio felice. Filippo infatti era un violento, beveva, la picchiava e corteggiava tutte le donne che incontrava, comprese le dame di compagnia della moglie. Giovanna iniziò allora a manifestare i primi segni della sua pazzia.
La successione al trono di Spagna di Giovanna di Castiglia
Morto il fratello Juan, erede al trono di Spagna, Giovanna veniva immediatamente dopo nella linea di successione ma né Ferdinando né Isabella (suoi genitori) erano disposti ad accettare a che lei accedesse al trono. Nel 1505 Ferdinando nominò ufficialmente il marito di Giovanna, Filippo d’Asburgo detto il Bello, erede del trono spagnolo.
Morte di Filippo marito di Giovanna la Pazza
L’anno successivo (1506) Filippo morì in circostanze misteriose (si pensa avvelenato). La psiche di Giovanna, già duramente provata dagli anni infelici del matrimonio, non resse e la donna fu sopraffatta dal dolore. Da quel momento il suo comportamento fu sempre più strano, tanto che venne soprannominata Giovanna la Pazza.
Suo padre Ferdinando d’Aragona era sempre più deciso a non permetterle di salire al trono di Spagna; a tale scopo mandò una lettera a tutte le corti d’Europa, spiegando la pazzia della figlia e rifiutando per lei tutte le proposte di matrimonio che erano nel frattempo arrivate (una persino da Enrico VIII d’Inghilterra).
La lunga prigionia di Giovanna la Pazza
Dal 1509 Giovanna regina di Castiglia fu costretta a vivere rinchiusa per ordine del padre nel castello di Tordesillas; fu sottoposta a una prigionia dura e senza alcun privilegio per la sua posizione regale.
Alla morte del padre Ferdinando (1516) fu il suo primogenito Carlo (il futuro imperatore Carlo V) a diventare re di Spagna.
Carlo incontrò la madre per la prima volta nel 1518. Non fece mai nulla né per liberarla dalla prigione né per far valere i suoi diritti sul trono.
Giovanna visse rinchiusa fino alla morte, avvenuta nel 1555 all’età di settantasei anni, pochi mesi prima che suo figlio Carlo, spossato dalle malattie e sconfitte, rinunciasse per sempre al trono e morendo due anni dopo, nel 1558.
Giovanna la Pazza è sepolta nella Cappella Reale della cattedrale di Granada, insieme con il marito e i genitori, i Re cattolici di Spagna Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d’Aragona.