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Chi era Giulia figlia di Augusto

Giulia figlia di Augusto, il futuro primo imperatore di Roma, e della sua seconda moglie Scribonia, nacque nel 39 a.C., lo stesso giorno in cui suo padre ripudiò sua madre per sposare Livia Drusilla.

Giulia crebbe con suo padre e la sua terza moglie, Livia. Fu una donna colta e raffinata. Il padre le impose ben tre matrimoni. A quattordici anni sposò il sedicenne Marco Claudio Marcello, nipote di Augusto (perché figlio di sua sorella Ottavia). Su di lui l’imperatore, che non aveva figli maschi, puntava per la successione al potere, preferendolo a Tiberio, il figlio che Livia Drusilla, terza moglie di Augusto, aveva avuto dal suo precedente matrimonio con Tiberio Claudio Nerone.

Marcello morì prematuramente nel 23 a.C. e Giulia maggiore, l’unica figlia di Ottaviano Augusto, ora primo imperatore di Roma, nel 21 a.C. dovette sposare il generale quarantaduenne Marco Vipsanio Agrippa, il vincitore della battaglia di Azio, amico di Augusto fin dalla gioventù, il quale puntava a diventare anch’egli il successore del principe. Livia ostacolò questa unione, ma fallì. Dal matrimonio tra Giulia e Agrippa nacquero cinque figli: Gaio e Lucio Cesare, Giulia minore, Agrippina maggiore e Agrippa Postumo. Nel 12 a.C. Agrippa morì e Gaio e Lucio Cesare furono adottati da Augusto per farne i suoi eredi.

Giulia, invece, nuovamente vedova, dovette sposare Tiberio, figlio di Livia Drusilla, che divorziò dall’amata moglie Vipsania, pur di poter aspirare al trono. A Tiberio in realtà Giulia la figlia di Augusto non piaceva: era infatti troppo pronta a concedersi alla passione dei nobili romani.

La guerra portò Tiberio lontano e Giulia si dedicò alle sue passioni: fu amante del poeta Ovidio, di Iullo Antonio, l’avvenente figlio di Marco Antonio e di molti altri, fino a che lo stesso Augusto nel 2 a.C. fu costretto a far processare la figlia per adulterio e tradimento per aver partecipato a una congiura contro il padre. Giulia fu quindi condannata all’esilio sulla deserta isola di Pandataria, oggi Ventotene, accompagnata dalla madre Scribonia, che scelse di seguirla.

Nel frattempo, Gaio e Lucio Cesare morirono e Ottaviano Augusto si vide costretto ad adottare Tiberio, il figlio della sua terza moglie, Livia.

Dopo cinque anni di permanenza sull’isola, a Giulia fu asseganta come residenza Reggio Calabria. Alla morte del padre, nel 14 d.C., privata delle sue rendite da Tiberio (divenuto imperatore) morì dopo poche settimane.

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