Giustiniano, noto anche come Giustiniano I il Grande, nacque con il nome di Flavio Pietro Sabbazio l’11 maggio 482 in un piccolo paese dell’odierna Macedonia. Fu imperatore d’Oriente dal 527 al 565.
La sua ascesa politica fu garantita da suo zio, l’imperatore Giustino, in onore del quale assunse il nome di Giustiniano. Suo zio, l’imperatore Giustino, lo adottò e lo aiutò a percorrere una rapida carriera nell’esercito.
Giustiniano divenne console nel 521 e presto divenne uno dei maggiori generali dell’impero. Nel 525 sposò Teodora, famosa per la sua bellezza e intelligenza. Teodora aiutò e incoraggiò il marito per tutta la sua vita, ad esempio quando lo convinse ad affrontare e reprimere la pericolosa rivolta di Nika. Il 1° aprile del 527 Giustino lo rese imperatore associato. Il 1° agosto dello stesso anno restò l’unico imperatore e mantenne questa carica fino al giorno della sua morte, avvenuta il 14 novembre del 565. Non lasciò figli, così alla sua morte divenne imperatore suo nipote Giustino II.
Perché l’imperatore Giustiniano è così importante?
La fama dell’imperatore Giustiniano è legata al riordino in un unico codice di tutta la legislazione romana e di nuove leggi da lui stesso emanate, che affidò a una commissione di giuristi, presieduta da Triboniano. Il risultato fu il Corpus Iuris Civilis (Corpo del diritto civile), base del diritto moderno.
Grazie al suo fedele generale Belisario, l’imperatore Giustiniano portò l’impero d’Oriente alla massima estensione. Oltre all’Africa settentrionale, occupata dai Vandali, e alla Spagna meridionale, in mano ai Visigoti, conquistò la penisola italiana in mano ai Goti dopo la lunga e sanguinosa guerra greco-gotica (535-553). Conclusa la guerra greco-gotica, l’imperatore emanò nella penisola italiana la Prammatica Sanzione.
Dopo le conquiste militari, Giustiniano si dedicò alla crescita e al miglioramento dell’agricoltura, dell’artigianato e dei commerci all’interno del suo impero. In particolare venne sviluppata la lavorazione dei metalli, dell’avorio e della ceramica. Grande impulso ebbero soprattutto l’industria e il commercio della seta, grazie all’importazione dalla Cina del baco da seta. Il volume degli scambi divenne così imponente da indurre il governo imperiale a coniare una moneta d’oro, il bisante (da Bisanzio).
Fervente cristiano e convinto di aver ricevuto l’incarico direttamente da Dio, impose la religione cristiana a tutti i suoi sudditi.
A lui si deve la costruzione della basilica di Santa Sofia a Costantinopoli, oggi Istanbul.
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