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Global warming definizione, cause, effetti

Il global warming, ovvero il surriscaldamento climatico della Terra, è molto pericoloso perché produce gravi conseguenze: la temperatura degli oceani cresce; la neve e i ghiacciai diminuiscono; il livello del mare si alza con conseguente sommersione di molte zone costiere nei prossimi decenni.

Global warming cause

Secondo gli scienziati del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (la sigla inglese è IPCC), promosso dalle Nazioni Unite, il global warming dipende dal forte aumento nell’atmosfera dei gas serra: anidride carbonica, ossido di azoto, metano.

La presenza in atmosfera di questi gas è positiva. Essi infatti impediscono a una parte dei raggi solari riflessi dalla superficie terrestre di disperdersi nuovamente nell’atmosfera. Senza questo “scudo” la Terra non sarebbe abitabile. Da un paio di secoli però l’effetto serra si è notevolmente intensificato determinando l’aumento della temperatura globale.

Responsabili sono le attività umane e gli stili di vita per i quali si utilizzano ancora quantità massicce di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale).

Global warming conseguenze

Il global warming avrà serie conseguenze su molti aspetti della nostra vita: in molte regioni le precipitazioni saranno più intense e frequenti, con alluvioni e inondazioni; in altre aree, invece, le precipitazioni diminuiranno e ciò, insieme all’aumento delle temperature, provocherà peridodi di siccità.

La vegetazione tipica dell’area mediterranea tenderà a spostarsi verso il centro Europa; le foreste potrebbero invece prendere il posto della tundra presente ora nelle alte latitudini.

Nei mari europei il riscaldamento sta mettendo a rischio la vita di diverse specie vegetali e animali che non sono in grado di sopravvivere a temperature superiori: alcune di esse stanno già spostandosi più a nord. Intanto quasi tutti i ghiacciai europei si stanno ritirando. Lo scioglimento della calotta glaciale artica e il conseguente innalzamento del livello dei mari potrebbero provocare la sommersione di vaste aree costiere.

Conseguenze del global warming per l’Italia

In Italia il clima sta diventando più caldo e più secco, in particolare nel Sud. Invece, in tutta l’Italia settentrionale è cresciuta l’intensità delle precipitazioni, con un aumento del rischio di alluvioni. Infine, si avranno serie conseguenze anche sui ghiacciai. Infatti, in tutta la catena alpina (che interessa ben sei Paesi europei, dalla Francia alla Slovenia) in un secolo e mezzo i ghiacciai si sono ridotti del 54% e si stima che entro il 2100 tutti quelli italiani potrebbero scomparire.

L’aumento della temperatura sta anche costringendo molte specie animali e vegetali alpine a spostarsi ad altitudini sempre più elevate, fino a quando esse non avranno più habitat a disposizione, il che le condannerà all’estinzione.

Resta prioritario l’obiettivo di frenare l’aumento di temperatura

Resta perciò prioritario l’obiettivo di frenare l’aumento di temperatura sotto i 2 °C e di ridurre le emissioni di gas serra come stabilito nel 1997 dal Protocollo di Kyoto.

Finora i risultati raggiunti a livello globale sono sconfortanti e la proroga degli obiettivi di Kyoto al 2020, con il cosiddetto Kyoto 2, ha solo rinviato il problema.

I maggiori emettitori di gas serra continuano infatti a non aderire al Protocollo (Stati Uniti, Cina, India) mentre altri Paesi come Canada, Giappone e Russia hanno deciso di non partecipare al Kyoto 2.

A oggi i Paesi firmatari sono responsabili solo del 15% delle emissioni di gas serra totali.

Per cercare di risolvere questo problema tutti i Paesi devono mettere in atto strategie per uno sviluppo sostenibile e devono contribuire alla tutela dell’ambiente per le generazioni future.

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