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Le Grandi Purghe staliniane e il Grande Terrore

Le Grandi Purghe staliniane fu l’incredibile piano di repressione e di terrore che, tra il 1934 e il 1939, permise a Stalin di liberarsi di circa la metà dei dirigenti politici sovietici, poi della maggioranza degli ufficiali dell’Armata Rossa (le forze armate russe) e infine degli intellettuali e artisti potenzialmente pericolosi per il governo e per il culto della sua persona.

Perché Stalin scagliò le cosiddette Grandi Purghe?

Le Grandi Purghe staliniane o il Grande Terrore, come pure è stata chiamata questa ondata repressiva, furono provocate dal misterioso assassinio di Sergej Mironovic Kirov, funzionario sovietico e fedelissimo di Stalin, avvenuto il 1° dicembre 1934.

L’assassinio di Kirov diede a Stalin il pretesto per organizzare una serie di clamorosi processi pubblici nei quali gli imputati furono costretti con torture fisiche e psicologiche a confessarsi colpevoli di crimini e di tradimenti del tutto irreali, e poi giustiziati o inviati nei Gulag, dove la gran parte morì per fame, freddo e stenti. La maggior parte delle vittime furono fatte scomparire nelle fosse comuni.

I processi servirono a Stalin anche per organizzare una colossale operazione di propaganda volta a persuadere i sovietici che le loro sofferenze non derivavano dalle scelte del regime di Stalin, ma dal sabotaggio dei “nemici del popolo”. La gente, soggiogata e ormai incapace di pensare, ci credette e, paradossalmente, il mito di Stalin si consolidò proprio in quel periodo.

Stalin estese il terrore ai cittadini comuni e con un decreto stabilì la pena di morte sia per i traditori sia per chi ometteva di smascherare un sospetto traditore. Così molti si trasformarono in delatori e denuciarono amici, conoscenti, parenti temendo di essere a loro volta denunciati: il regime si vantò anche di ricevere molte denunce di bambini contro i propri genitori.

Cosa causarono le Grandi Purghe staliniane?

Nel 1939 Stalin annunciò che le Purghe erano ormai concluse, ma la brutale repressione del dissenso continuò per molti anni, e avrebbe provocato, fino alla scomparsa del dittatore nel 1953, ulteriori migliaia di arresti, confini nei Gulag ed esecuzioni sommarie.

Si stima che le Purghe di Stalin abbiano causato dai 10 ai 20 milioni di morti. Stalin rimase impunito: solo dopo la sua morte, il successore Nikita Kruscev rivelò al mondo i suo crimini e tutto l’orrore di un regime che a molti era apparso modello di buon governo, severo ma giusto.

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