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Guerra di indipendenza americana spiegato facile

La guerra di indipendenza americana (1775-1783) fu una guerra d’indipendenza con la quale le Tredici colonie inglesi del Nordamerica si staccarono dalla madrepatria (il regno della Gran Bretagna) per costituire un nuovo Stato (gli Stati Uniti d’America).

Quali furono le cause che portarono alla guerra di indipendenza americana?

Il contrasto da cui ebbe origine la guerra di indipendenza americana nacque quando, dopo la Guerra dei Sette anni (1756-1763) combattuta contro la Francia, la Gran Bretagna decise di tassare le 13 colonie inglesi in America e di imporre loro la tassa sullo zucchero (Sugar Act, 1794) e la marca da bollo su giornali, libri, atti pubblici (Stamp Act, 1765).

I coloni americani non intendevano pagare queste tasse se prima non veniva loro concesso di avere propri rappresentanti nel Parlamento di Londra (No taxation without representation, ossia letteralmente nessuna tassazione senza rappresentanza). Il re Giorgio III respinse la richiesta e i coloni risposero con violenti proteste e con il boicottaggio delle merci inglesi.

Il 16 dicembre 1773 la situazione precipitò: i coloni americani gettarono in mare casse di tè inglesi (Boston tea party). Questo accadde perché la Compagnia britannica delle Indie Orientali aveva ottenuto dal governo britannico il monopolio della vendita del tè alle colonie.

Nel 1774 la ribellione divenne aperta: iniziarono i primi scontri a fuoco fra coloni ed esercito britannico.

Inizia la guerra di indipendenza

Nel 1775 si formò un esercito di coloni, sotto il comando del futuro primo presidente George Washington e iniziò una guerra, nota come guerra di indipendenza, tra le Tredici colonie inglesi d’America e la madrepatria (il Regno della Gran Bretagna).

Intanto, il 4 luglio 1776 il Congresso continentale dei coloni (nato due anni prima) approvò la Dichiarazione di indipendenza che rompeva con la monarchia.

Chi vinse nella Guerra d’indipendenza americana?

Nonostante l’inferiorità militare e i gravi problemi finanziari, le colonie riuscirono ad avere il sopravvento sulla Gran Bretagna (battaglia di Yorktown del 1781) grazie alla solidarietà dell’opinioni pubblica europea e, soprattutto, all’intervento in loro favore di Francia e Spagna.

Le conseguenze

Nel 1783 la Gran Bretagna riconobbe l’indipendenza delle 13 ex-colonie nordamericane (pace di Versailles). Erano nati gli Stati Uniti d’America.

Nel 1787 i nuovi Stati elaborarono la Costituzione degli Stati Uniti d’America (è la stessa in vigore oggi con qualche modifica e aggiunta). Nasceva così uno Stato federale (unione di Stati che formano uno Stato vero e proprio) di cui fu proclamato primo Presidente George Washington (17 settembre 1787).

Il nuovo Stato, gli Stati Uniti d’America (USA), continuò ad avere al suo interno molte differenze, soprattutto tra le colonie del Nord e quelle del Sud riguardo la questione della schiavitù. La questione della schiavitù sarà al centro dei contrasti nel corso del 1800, tra il Nord, avviato verso l’industrializzazione, e il Sud, latifondista e schiavista (vedi Guerra di secessione americana, 1861-1865).

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