La Guerra di Troia è la guerra che gli Achei condussero contro la città di Troia tra il 1220 e il 1200 a.C. Essa è narrata anche nell’Iliade.
La guerra di Troia nella storia
La guerra di Troia si svolse tra il 1220 e il 1200 a.C. per ragioni commerciali. Troia, infatti, si trovava sullo stretto dei Dardanelli, una posizione strategica eccezionale per controllare i traffici e gli scambi tra Asia e Europa.
Gli Achei conquistarono e distrussero la città per impadronirsi delle sue ricchezze e per sottrarle il monopolio dei commerci con l’Oriente.
Il merito di aver accertato l’esistenza della città di Troia e di aver dimostrato che la guerra non fu frutto della fantasia dei Greci e del loro maggiore poeta (Omero) fu di Heinrich Schliemann, un archeologo tedesco. Questi, nella seconda metà dell’Ottocento, sulla collina di Hissarlik, l’area su cui doveva sorgere Troia, scoprì i resti di una città più volte distrutta e ricostruita (Per un approfondimento leggi Troia – Verità Storica e Leggenda).
Ciò che viene narrato nell’Iliade trae pertanto origine da un fatto storico: la città di Troia fu davvero assediata, distrutta e incendiata dai Greci, probabilmente tra il 1220 e il 1200 a.C.
La guerra di Troia nella leggenda
Così come narrata nell’Iliade, la guerra di Troia ebbe inizio a causa del rapimento di Elena, regina di Lacedemone (la futura Sparta), ritenuta la donna più bella del mondo, per mano di Paride, figlio di Priamo, re di Troia.
Il re Menelao, marito di Elena, per vendicare l’offesa subita, chiese l’aiuto di Agamennone, suo fratello e re di Micene, e di tutti gli altri principi achei.
La flotta salpò verso Troia dove ebbe inizio l’assedio. I Troiani resistettero per nove anni, ma, nel decimo anno, Ulisse, il re di Itaca, la conquistò grazie alla sua astuzia.
Ulisse, infatti, fece costruire un grande cavallo di legno, il cavallo di Troia, nel ventre del quale fece nascondere i più valorosi soldati achei. Grazie a uno stratagemma il cavallo entrò nella città di Troia. Durante la notte gli Achei uscirono dal loro nascondiglio e, aiutati dai compagni che avevano finto di partire, incendiarono e distrussero la città.
