Le Guerre persiane furono combattute tra le poleis greche e l’Impero persiano; iniziarono nel 499 a.C. e finirono nel 479 a.C.
La prima guerra persiana
Le guerre persiane scoppiarono quando le colonie greche che sorgevano sulle coste orientali del mar Egeo, tra cui Mileto, si ribellarono al dominio dell’Impero persiano. Chiesero aiuto ai Greci del continente; solo Atene ed Eretria mossero in loro soccorso.
I Persiani sconfissero i rivoltosi; Dario I, re di Persia, mosse poi contro Atene ed Eretria, che avevano collaborato all’insurrezione. Eretria venne distrutta, mentre gli Ateniesi, guidati da Milziade, trionfarono sui Persiani a Maratona (490 a.C.).
Per un approfondimento leggi Dalla rivolta ionica alla Prima guerra persiana, riassunto.
La seconda guerra persiana (480 a.C.-479 a.C.)
Alla morte di re Dario, il figlio Serse iniziò i preparativi per una nuova spedizione. Di fronte al pericolo di un nuovo attacco persiano, gli Ateniesi rafforzarono la potenza militare. Temistocle fortificò il porto del Pireo e fece costruire una nuova flotta; Atene e Sparta riconfermarono la loro alleanza e, con altre 29 polis, costituirono la Lega panellenica (480 a.C.).
Il comando dell’esercito fu affidato allo spartano Leonida. Gl Spartani affrontarono i Persiani nella battaglia delle Termopili (480 a.C.) e vennero sconfitti.
La flotta greca trionfò invece a Capo Artemisio, a Salamina, a Platea e a Micale (479 a.C.).
Per un approfondimento leggi Seconda guerra persiana (480-479 a.C.) riassunto.